ROMA – C’è chi è arrivato dalla provincia di Lecce”per mandare via ‘sti quattro mafiosi” e chi definisce i parlamentari promotori del Rosatellum “una massa di ladroni“. Cosa non le piace del Rosatellum? “Tutto”, risponde. C’è tanta rabbia nella piazza del popolo 5 stelle, oggi riunito davanti a palazzo Montecitorio per protestare contro la decisione di mettere la fiducia nella votazione della legge elettorale.
Qualcuno arriva da Napoli, dice, “per scioperare”. Perchè “mi sono rotto di scatole, se ne devono andare questi ladri da qui”. Che cos’ha che non va il Rosatellum? “E’ uno schifo, “peggio di quell’altro”.
Dal palco un attivista la microfono dice infervorato: “Siamo in uno stato illegale e siamo qui per dire ancora no a questa proposta. Cosa ci propongono? Una bevanda avvelenata che è un vino annacquato e velenoso. Questa è la pozione che vogliono farci bere. E noi siamo qui a dire tutti insieme, ‘A noi non la date a bere’, perchè la sovranità appartiene a tutti noi”.
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