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Compiti a casa, l’esperto: “Non superare le tre ore. Il resto è vita”

Otto ore al giorno dedicate alle attività scolastiche, tra i banchi in classe ed alla scrivania di casa, sono più che sufficienti, spiega Castelbianco (Ido)

Pubblicato:11-10-2016 11:51
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:09

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bambina scuolaROMA – Otto ore al giorno dedicate alle attività scolastiche, tra i banchi in classe ed alla scrivania di casa, sono più che sufficienti. Lo sostiene Federico Bianchi di Castelbianco, psicoterapeuta dell’età evolutiva e direttore dell’Istituto di Ortofonologia (IdO), in merito alla preoccupazione dei genitori sui troppi compiti spesso assegnati ai propri figli.

“Il ministro Giannini, ribadendo che con ‘La Buona Scuola’ le cose cambieranno, mette un argine ad una situazione che stava degenerando”, aggiunge Bianchi di Castelbianco. “E’ giusto prendere posizione. Attualmente molti alunni delle elementari sono a scuola fino alle 16. Poi, di ritorno a casa fanno merenda e sono ‘costretti’ a fare i compiti, seguiti dai genitori, magari fino alle 20. L’intera vita familiare – sottolinea il direttore dell’IdO – è condizionata dalla scuola per 12 ore giorno”.

Per gli studenti delle scuole medie e delle superiori “il principio è lo stesso”, chiarisce l’esperto, “ai compiti devono essere dedicate dalle due alle tre ore al giorno. Il resto deve essere vita”. Sta quindi ai docenti esercitare la loro professionalità nel modo migliore per cui “quello che è impartito in classe sia assimilato a scuola”.


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