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TORINO – “Caro/a collega, siamo lieti di annunciarti che dal mese di settembre avrai la possibilità di acquistare una nuova vettura Maserati a condizioni dedicate a te, ai tuoi familiari e ai tuoi amici. La nostra straordinaria gamma ti aspetta”: è la mail ricevuta dai dipendenti italiani del gruppo Stellantis che ha destato sconcerto tra gli stessi lavoratori e indignazione da parte di numerosi parlamentari dell’opposizione che sollevano il caso e chiedono lumi al governo.
Su tutti, la deputata M5S, ex sindaco di Torino, Chiara Appendino: “Questo governo dovrebbe prima o poi battere un colpo su Stellantis- manda a dire- Abbiamo visto cose terribili negli ultimi mesi: mesi di cassa integrazione, contratti di solidarietà fino a fine 2024, 3.500 esuberi previsti e ora non siamo solo agli atti contro i lavoratori, ora siamo alla presa in giro dei lavoratori con le offerte sulle macchine di lusso. Chiediamo che il Ministro Urso venga in Parlamento e ci dica che cosa vuole fare”. Non solo: “Chiediamo alla Presidente Meloni- prosegue- di convocare al tavolo immediatamente la proprietà e l’Amministratore Delegato perché quell’azienda di aiuti dallo Stato ne ha avuti e quindi deve avere rispetto per la dignità di chi quell’azienda l’ha fatta ogni giorno lavorandoci”.
Chiama a riferire in Aula il governo anche la vicepresidente del Pd, Chiara Gribaudo: “Mandare una lettera di questo tipo ai lavoratori di Mirafiori impegnati sulla linea Maserati- che sono stati in cassa integrazione nel primo trimestre dell’anno e poi in contratto di solidarietà con riduzione dell’orario dell’80% fino al termine del 2024- incalza- è una provocazione: un insulto che deve essere condannato con nettezza, anche dal governo”. Dello stesso tenore Avs: “Siccome è uno scherzo di pessimo gusto perché preannuncia l’innalzamento del livello di conflittualità noi chiediamo, anche a difesa della dignità di chi lavora, una informativa del ministro Urso perché non accettiamo questa prepotenza”, così il vice presidente alla Camera Marco Grimaldi. “Stellantis che offre Maserati a prezzi speciali agli operai in cassa integrazione rappresenta non solo un insulto ma anche la dimostrazione che è un’azienda allo sbando e che Maserati versa in condizioni pietose. Ora basta. Meloni deve convocare Elkann e Tavares a Palazzo Chigi”, tuona infine sui social il leader di Azione Carlo Calenda.
“Purtroppo dopo più di 10 anni di cassa integrazione non bastano bonus e incentivi per comprare qualsiasi auto“, è il rammarico di Fiom-Cgil, a commento dell’iniziativa. “Le lavoratrici e i lavoratori di Stellantis vogliono tornare a progettare e costruire auto in Italia. Vogliono il successo di tutti i marchi italiani perché questo significa lavoro, salario e diritti”. Infine, i sindacalisti gettano acqua sul fuoco: “In questa fase è bene non alimentare polemiche ma agire- conclude Fiom -Cgil, sottolineando di condividere con gli altri sindacati “l’urgenza di trovare reali soluzioni con l’azienda e Governo, alla presidenza del Consiglio dei ministri”.
L’ultima parola è dell’azienda: “In relazione alla e-mail ricevuta dalle colleghe e dai colleghi in Stellantis” che annunciava la possibilità di acquistare una nuova vettura Maserati a condizioni vantaggiose, per sé, amici e familiari, “constatiamo con sconcerto che ancora una volta una iniziativa interna è stata riportata all’attenzione dei media da fonti evidentemente vicine all’azienda, con l’obiettivo di continuare ad alimentare un sentimento di ostilità nei confronti del nostro gruppo, danneggiando prima di tutto le persone, orgogliose di costruire auto che rappresentano l’eccellenza italiana nel mondo”. Lo si legge in una nota di Stellantis Italia, sul caso della mail con ‘l’offerta’ Maserati anche ai dipendenti in cassa integrazione. Ma continua Stellantis: “Sono stati gli stessi dipendenti Maserati, infatti, a chiedere in più occasioni, anche in gruppi di lavoro, sconti speciali per amici o parenti che si erano rivolti a loro per una vettura. L’iniziativa è stata poi estesa all’interno del Gruppo”.
Già oggi “Maserati offre ai propri dipendenti la possibilità di utilizzare le auto del Tridente in occasioni speciali, come i matrimoni, e sta sviluppando un programma per estendere la possibilità di avere vetture Maserati in prova anche in altre occasioni”, sfuma ancora Stellantis. Che puntualizza: “Non è utile all’Azienda e men che meno alle sue persone la diffusione di notizie di cui viene data una rappresentazione falsa e strumentale. Riteniamo utile invece che tutte le parti lavorino con spirito costruttivo, condizione imprescindibile per affrontare i reali problemi che il settore automotive sta vivendo in questo momento”.
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