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BOLOGNA- Dal carcere al braccialetto elettronico. Il Gip Alessandro Trinci non ha convalidato il fermo Cinzia del Pino, la donna che ha travolto con la sua auto e ucciso il 47enne algerino Said Malkoun, ma andrà ai domiciliari. Per l’imprenditrice balneare 65enne è stata quindi disposta, in dettaglio, la misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.
Nel corso dell’udienza di oggi nel carcere Don Bosco di Pisa, dove era stata portata a seguito del fermo, la 65enne ha ripercorso quanto accaduto domenica sera scorsa: dopo una cena con le amiche, è salita sulla sua auto ma, prima di poter partire, un uomo le ha aperto la portiera, minacciandola di usare un coltello contro di lei, prima di portarle via la borsa. Quindi la reazione violenza della donna. Lei stessa ha raccontato che la sua intenzione era di recuperare il contenuto della borsa, non di uccidere l’uomo.
L’accusa formalizzata contro la donna è quella di omicidio volontario e a inchiodarla sono stati i filmati di una telecamera di sicurezza dell’azienda vicina a dove è avvenuto l’investimento, che l’ha ripresa mentre, con il suv, passava ripetutamente sull’uomo. Il Gip ha motivato la scelta dei domiciliari non riscontrando il pericolo di fuga, né rischio di reiterazione del reato, né di inquinamento delle prove.
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