Getting your Trinity Audio player ready...
|
BOLOGNA – Vittoria bis per l’Italia sul Brasile in Coppa Davis: all’Unipol Arena di Bologna Matteo Berrettini e Matteo Arnaldi conquistano i rispettivi match contro Joao Fonseca e Thiago Monteiro.
Buona la prima per Matteo Berrettini che torna al tennis giocato in Coppa Davis con una vittoria in due set su Joao Fonseca, portando in vantaggio l’Italia sul Brasile per 1-0. Inizio fulminante per il tennista romano che va subito 3 a 0, dopo aver strappato il servizio al 18enne verdeoro, che fatica a entrare nel match e a mettere in mostra il talento che in patria lo ha fatto ribattezzare ‘il piccolo Sinner’. L’azzurro non lascia entrare in partita Fonseca, che tiene il servizio per andare 3-1, ma lo riperde due game dopo. Il primo set finisce 6-1 per Berrettini.
Nel secondo, il giovane brasiliano prende le misure e le cose per l’azzurro si fanno più difficili. Il match si fa più serrato, Fonseca mette in mostra il proprio talento sfoderando un dritto incisivo e profondo. Il set prosegue in equilibrio fino al 5 pari, quando Berrettini va avanti di un break e si porta 6-5. Ma subito c’è il controbreak dell’avversario: 6 pari, e tie break. Il brasiliano è in un buon momento e si porta 4 a 0 con due minibreak sull’italiano, che, però, spinto dal tifo dell’Unipol Arena, recupera fino al match point sul servizio di Fonseca: doppio fallo e la partita in un’ora e 22 minuti si chiude a favore dell’Italia.
Un ritorno alla grande per Matteo Berrettini in Coppa Davis. “Mi mancava tutto questo, mi mancava l’inno con i ragazzi, mi mancava sentire urlare il mio nome, fare il pugno alle persone”, confessa nella conferenza stampa dopo il match con cui ha liquidato in due set la giovane promessa brasiliana, Joao Fonseca, forse ancora un po’ acerbo per affrontare un Berrettini sostenuto dal tifo di casa.
“Mentre succedeva mi rendevo conto che era una cosa che avevo già vissuto, ma è stato come se fosse la prima volta, bellissimo. E’ bello rompere il ghiaccio così. Sarà una settimana lunga, ma la partenza è stata quella giusta per me“, spiega ai giornalisti. “È una competizione a squadre, penso al risultato. La cosa importante, anche giocando male, è portare a casa il risultato, poi se arrivano prestazioni importanti e solide come quelle di oggi, un grande atteggiamento e bellissime emozioni, sono contento per tutto”, prosegue. E’ la prima volta che Berrettini incontra il 18enne verdeoro. “Non sapevo cosa aspettarmi, non abbiamo mai giocato insieme, ho visto delle partite. Ha un futuro radioso davanti”, riconosce l’azzurro, che ammette di essersi sentito sotto pressione prima dell’inizio della partita. “Ho dimenticato tutto quando sono entrato in campo, ho fatto il mio meglio”, assicura.
C’è la torcida all’Unipol Arena di Bologna, ma è tutta per l’Italia e per Matteo Arnaldi, che ha fatto e disfatto una partita che sembrava vinta dopo poco meno di due ore, 5-3 e servizio per il match. Invece, alla fine sono servite tre ore e 40 di gioco per piegare un indomabile Thiago Monteiro e portare l’Italia in vantaggio 2-0 sul Brasile: 7-5, 6-7, 7-6 il punteggio finale.
E’ il pubblico di Bologna che spinge Arnaldi nel tie break decisivo della seconda partita di oggi della Coppa Davis. Il giocatore italiano chiede supporto ai tifosi e il palazzetto “viene giù”. Un boato dopo il punto decisivo che regala la vittoria all’Italia. Eppure, la partita sembrava avviata su un binario diverso a metà del secondo set, dopo una prima frazione di grande equilibrio vinta da Arnaldi strappando il servizio a Monteiro nel dodicesimo game per portarsi su 7-5.
Nel secondo set, l’azzurro si porta in vantaggio di un break e va a servire per il set sul 5-3. Il mancino di Fortaleza, però, non si arrende e, servendo bene, recupera il break e porta Arnaldi al tie break. Il secondo set è perso, tutto da rifare per l’Italia. Il terzo set prosegue ancora all’insegna dell’equilibrio: Monteiro sembra avere il controllo degli scambi in molte fasi del gioco, ma il tennista ligure resta sempre attaccato alla partita. Si va di nuovo al tie break. Arnaldi chiama, il pubblico risponde. L’Unipol Arena sembra il Maracanà. L’Italia va subito avanti di un minibreak, Arnaldi tiene a distanza l’avversario in rimonta e vince mettendo a segno il secondo match point. L’Unipol Arena trema, Arnaldi si lascia andare ad un urlo di gioia.
La buona notizia è che la caviglia, dolorante alla fine del match, pare sia a posto. “E’ stata una distorsione. Dopo vedrò il fisioterapista e il dottore, ma credo che non sia niente di grave”, rassicura in conferenza stampa Matteo Arnaldi, reduce da una battaglia di quasi quattro ore con Thiago Monteiro, vinta nel tie break del terzo set. Un risultato che porta l’Italia 2-0 sul Brasile (mentre scriviamo il doppio è ancora in corso) nella prima sfida del girone A della Coppa Davis di cui fanno parte anche Belgio e Olanda (ieri il match tra le due nazionali è finita con la vittoria 2-1 dei primi).
“Sono contento che (il capitano degli azzurri, Filippo Volandri, ndr) mi abbia dato fiducia e spero di averla ripagata dando tutto in campo oggi e portando a casa il risultato”, spiega Arnaldi, sostenuto dal tifo dell’Unipol Arena di Bologna. “Non ho giocato il mio miglior tennis, ma sono felice, perché Thiago ha giocato una partita molto dura, non me lo aspettavo. È stato molto continuo durante il match e questa è la cosa mi ha impressionato di più. Sono felice di come ho giocato il terzo set e di come ho gestito la partita. Mi piace giocare con avversari i mancini”, fa sapere il tennista ligure, numero 33 del ranking, che assicura di essere sceso in campo tranquillo, molto “meno teso” rispetto allo scorso anno, quando era alla sua prima prova in Coppa Davis. “Siamo campioni in carica, non vedevamo l’ora di entrare in campo”, prosegue. L’Italia torna in campo venerdì con il Belgio, a disposizione di Volandri, oltre ad Arnaldi e Berrettini, anche Flavio Cobolli. “Siamo un bel gruppo, non c’è niente di sicuro per la prossima partita”, conclude.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it