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Totti contro Ilary: “Non ho tradito per primo, s’è portata via pure i Rolex”

I "reali" di Roma alla resa dei conti: la confessione dello storico capitano della Roma al Corriere della Sera

Pubblicato:11-09-2022 11:47
Ultimo aggiornamento:12-09-2022 17:43

totti e ilary
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ROMA – Alessia la parrucchiera, l’intermediaria delle corna. Lui, l’uomo X da Milano, il terzo incomodo “così tanto diverso da me”. L’altra, la sosia di Ilary da giovane “ma non me n’ero mai accorto”. E le cassette di sicurezza svuotate col padre a farle da scorta – “s’è portata via pure i Rolex da uomo” – il ratto della bambina a Sabaudia (“se l’è portata in barca in Croazia”). Quella di Francesco Totti al Corriere della Sera non è un’intervista, è un copione di Ettore Scola. E se s’erano tanto amati, questa invece è una fine da “Brutti sporchi e cattivi”.

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“La nostra storia è iniziata dopo Capodanno. E si è consolidata nel marzo 2022. Ripeto: non sono stato io a tradire per primo. A settembre dell’anno scorso sono cominciate ad arrivarmi le voci: guarda che Ilary ha un altro. Anzi, più di uno. Mi pareva impossibile. Invece ho trovato i messaggi. Non l’avevo mai fatto in vent’anni, né lei l’aveva mai fatto con me. Però quando mi sono arrivati avvertimenti da persone diverse, di cui mi fido, mi sono insospettito. Le ho guardato il cellulare. E ho visto che c’era una terza persona, che faceva da tramite tra Ilary e un altro. Alessia, la parrucchiera di Ilary, la sua amica”, ha dichiarato Totti al Corriere, facendo per la prima volta chiarezza sull’accaduto.


Nei giorni in cui il Regno Unito dà l’addio alla sua Regina, God save the king of Rome. Ché da queste 50.000 battute di virgolette – a tratti dolenti, intime – non c’è ritorno: scatterà con ogni probabilità la risposta della controparte, conduttrice Mediaset ora ridipinta dall’ex marito come una pesciarola del Portuense. Signorini, Chi, i rotocalchi amici: il giornalismo di “costume” prepara il suo Giubileo nella Capitale. Totti dice, a chiosa dello sfogo, che l’intervista gli è costata 6 mesi di vita. I prossimi, sicuramente. Totti ci tiene: “Non è gossip, è una storia carne e sangue”. E in effetti non è sport e non è spettacolo: è l’autopsia d’un amore patinato, pubblico, saturato, vippissimo. Coi panni firmati lavati in piazza. Sul Corriere della Sera, a suo modo un’istituzione.

Ma chi è l’uomo X? “Non mi faccia dire il nome. È una persona totalmente diversa da me- ha spiegato Totti-, che appartiene a un mondo lontanissimo dal mio, e per fortuna. È stato uno choc. Non solo che Ilary avesse un altro; ma che potesse avere interesse per un uomo del genere. Eppure l’ha avuto”. Nei messaggi? “Qualcosa tipo: vediamoci in hotel; no, è più prudente da me. Io non sono uno che chiude un occhio, ma ho preferito far finta di niente. Ho mandato giù, per non sfasciare la famiglia, per proteggere i ragazzi. Soffrivo come un cane. Lei mi diceva: quest’anno rimango un po’ di più a Milano, torno meno a Roma, e io pensavo: ci credo, hai quest’altro…”. 

Nelle ore dell’annuncio a scoppio ritardato di luglio – il comunicato congiunto poi disgiunto che non arrivava mai – il caldo asfissiava Roma, e così s’è trascinato fino a settembre. Non c’era sobrietà né continenza, prima. Figuriamoci adesso. L’autunno caldo riscalderà nel pettegolezzo le famiglie alla canna del gas. Una volta ci pensavano le lotte sindacali, adesso i divorzisti. Totti ha “smarmellato tutto”, prima che lo facesse lei. La possibilità che quei due davvero si rendessero così mortali, umani, alla vista del popolo, aveva sfrogoliato i media. Che saranno ampiamente ripagati. Alla fu famiglia Totti-Blasi avevamo delegato la rappresentazione dell’amore eterno.

Natalia Aspesi si chiedeva su ‘Repubblica’ quando fosse successo, e soprattutto perché mai: “Per la gioia fantasma di chiunque cacci il partner di casa, fugga col portinaio, tagli la gola al coniuge e comunque metta fine al proprio matrimonio semplicemente divorziando. Elevando la famigliola a simbolo dell’eterna armonia, la coppia è stata privata dei diritti sanciti dalle nostre leggi faticosamente conquistate decenni fa, che, miracolo, se non ne hai più voglia firmi qualche carta, litighi per i soldi e basta lì”.

Invece litigano per i Rolex. “Con suo padre è andata a svuotare le cassette di sicurezza, e mi ha portato via la mia collezione di orologi– ha dichiarato l’ex Capitano della Roma-. Non ha lasciato neanche le garanzie, neanche le scatole. Ci sono alcuni Rolex di grande valore. Sostiene che glieli ho regalati; ma se sono orologi da uomo… Mi rifiuto di pensare che sia questione di soldi. Semmai, è un dispetto. Mi ha fatto seguire da un investigatore privato. Persone a lei vicinissime mi hanno messo le cimici in macchina, e il gps per sapere dove andavo; quando bastava che me lo chiedesse. Altre persone si sono appostate sotto la casa di Noemi”.

E non basta mica lì. Il colpo del Corsera è solo la scintilla, l’innesco della battaglia finale. La società per interposto amore s’è sciolta. La gente li voleva indissolubili, li amava insieme. Adesso adorerà – fingendo di no – lo scorno delle vicendevoli nefandezze che si rinfacceranno. Come in coda sull’autostrada, rallentando per sbirciare tra le rovine di un incidente.

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