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Minori, Maison Antigone a Speranza: “Studi su Pas ascientifici e fuorvianti”

Maison Antigone lancia così su Change.org una petizione contro la decisione del ministro della Salute, Roberto Speranza

Pubblicato:11-09-2020 17:41
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 19:52

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ROMA – ‘Studi su alienazione parentale annunciati da ministro Speranza ascientifici e fuorvianti’. Maison Antigone lancia così su Change.org una petizione per mettere in evidenza al ministro della Salute, Roberto Speranza, la possibilità di un eventuale danno erariale nella decisione di avviare degli studi empirici che dimostrino la validità dell’alienazione parentale.

“Il ministro Speranza nel maggio 2020, rispondendo ad una interrogazione del 30 ottobre 2019 sulla Parental Alienation ha annunciato l’avvio di ‘studi empirici’ che possano supportare e validare la Parental Alienation- si legge nel testo della petizione-: ossia una ‘pseudotheory’, ‘junk science’, ‘pseudoscienza’, così come è stata definita dalla comunità accademica internazionale che non ne ha mai ammesso l’inclusione nel Dsm nè nell’Icd e che, come allarmato dagli stessi scienziati, da oltre 30 anni inquina e distorce la giustizia civile e penale di molti Paesi, compresa l’Italia, mettendo a rischio la vita ed il benessere dei minori coinvolti in procedimenti di affido (custody) dove sia stata denunciata violenza domestica, maltrattamenti, lesioni, minacce, stalking, lesioni e abusi sessuali su minori”.

Continua Maison Antigone: “Il fatto stesso che un costrutto da oltre 30 anni presentato come ‘scientifico’ manchi ancora di ‘studi empirici’ a livello internazionale – così come implicitamente ammesso dalla decisione stessa annunciata dal ministro Speranza e come ribadito esplicitamente più di recente anche dal Team Who, dal Msac e dal Csac che ne hanno determinato la non inclusione dall’Icd 11 sia come sindrome che come disturbo da Alienazione Parentale – la dice lunga sulla serietà scientifica che tali studi empirici annunciati potranno avere, a prescindere dal loro esito. Il fatto poi che tali futuri ‘studi’ a quanto pare dovrebbero essere affidati ad ‘esperti’ della Parental Alienation, ossia a sostenitori di una teoria ascientifica a cui si sono votati in totale assenza di studi empirici che comprovino la teoria, rischia di rendere ancor meno credibile e scientificamente fondato tale lavoro annunciato dal ministro”.


Conclude l’associazione, ricordando il Collective Memorandum elaborato e sottoscritto da quasi 200 scienziati ed esperti di tutto il mondo, inviato nel 2019 all’Oms, in cui viene dimostrata la ascientificità di questa ‘pseudoscienza’: “Alla luce del fatto che sono numerosi invece gli studi empirici e scientifici internazionali che già hanno dimostrato come la Parental Alienation sia del tutto destituita da ogni fondamento scientifico, ci chiediamo e chiediamo allo stesso ministro Speranza, al Governo italiano, agli onorevoli senatori e parlamentari, se: abbiamo bisogno di altri studi ascientifici? Abbiamo bisogno di buttare soldi pubblici, che non abbiamo, in studi inutili già effettuati dalla comunità accademica internazionale ed esitati nel non riconoscimento della Parental Alienation? Abbiamo bisogno di un probabile danno erariale già annunciato?”.

“So che questa petizione è già arrivata al ministro Speranza e mi è stato chiesto di trascriverla in una lettera che, a nome dell’associazione, è stata presentata al ministro- fa sapere all’agenzia di stampa Dire la presidente di Maison Antigone e avvocata rotale, Michela Nacca- Probabilmente il ministro già si sta attivando per rivedere questa sua decisione, perchè proprio qualche giorno fa 100 psicologi forensi, psichiatri giuridici e avvocati che sostengono l’alienazione parentale hanno scritto un memorandum. Si tratta di un documento incoerente e infondato scientificamente, secondo il quale la ‘pseudotheory’ Parental Alienation non inquinerebbe il processo di formazione del convincimento giudiziale discriminando gravemente le madri ed i minori, così come denunciato dalla Commissione Femminicidio e dalla senatrice Valente, solo perché sarebbero donne la maggior parte delle psicologhe giuridiche sostenitrici della Parental Alienation, impegnate a lavorare nei tribunali come Ctu e Ctp. Come se i pregiudizi discriminatori e la miopia critica fossero solo ad appannaggio maschile- osserva Nacca- Per non parlare del fatto che, ancora una volta, nel memorandum si cita a sproposito il Dsm 5, sostenendo un’inesistente inclusione della Parental Alienation, e dimenticando di riferire che questa teoria nel dicembre 2019 è stata definita ‘apice della follia’ in una sentenza emessa dal Giudice Dollinger della Corte Suprema di NY, nonché ‘falsa’, nel giugno scorso, dal chairmain della Commissione Onu sulla protezione dell’infanzia, Luis Pedernera”.

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