Precedente
Successivo
ROMA – Dieci storie di donne anticonformiste, scomode, spesso antipatiche, rivoluzionarie: sono le protagoniste di ‘Morgana‘, il nuovo libro di Michela Murgia e Chiara Tagliaferri edito da Mondadori, che è stato presentato al Maxxi.
Introdotte da Giovanna Melandri, presidente della Fondazione Maxxi, Murgia e Tagliaferri hanno raccontato di queste donne diverse tra loro, belle e terribili insieme, e delle quali Morgana, sorella potente e pericolosa del ben più rassicurante Re Artù, è la madrina ideale. Il loro obiettivo è piacersi, non compiacere, le loro storie sono educative, non edificanti: disegnano parabole individuali più che percorsi collettivi, ma finiscono paradossalmente per spostare i margini del possibile anche per tutte le altre donne.
Da Vivienne Westwood, stilista che ha rivoluzionato il mondo della moda, all’ex pattinatrice Tonya Harding, da Shirley Temple alle sorelle Brontë, a Marina Abramovic, Caterina da Siena, Moana Pozzi, Moira Orfei, Grace Jones e anche Zaha Hadid, architetto tra i più influenti e visionari del nostro tempo, del cui genio il Maxxi è una delle testimonianze.
‘Morgana’ non è un catalogo di donne esemplari; al contrario, sono streghe per le donne stesse, irriducibili anche agli schemi della donna emancipata e femminista che oggi, in piena affermazione del pink power, nessuno ha in fondo più timore a raccontare.
Le Morgane di questo libro sono efficaci ciascuna a suo modo nello smontare il pregiudizio della natura gentile e sacrificale del femminile. Nelle pagine di questo libro è nascosta silenziosamente una speranza: ogni volta che la società ridefinisce i termini della libertà femminile, arriva una Morgana a spostarli ancora e ancora, finché il confine e l’orizzonte non saranno diventati la stessa cosa.
(Foto di Lavinia Inciocchi)
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it