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Mondo di mezzo, appello ribalta sentenza di primo grado: c’è mafia, ma pene ridotte

18 anni e 4 mesi a Buzzi, 14 anni e 6 mesi a Carminati

Pubblicato:11-09-2018 12:32
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:32
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ROMA – Mafia Capitale c’e’ stata, ma le pene sono piu’ basse. La terza sezione della Corte d’Appello di Roma, presieduta da Claudio Tortora, ha ribaltato la sentenza di primo grado del processo sull’indagine ‘Mondo di Mezzo’ riconoscendo l’associazione per delinquere di stampo mafioso, prevista dall’articolo 416 bis del codice penale, per alcuni degli imputati. Tuttavia c’e’ stata una riduzione delle pene: Salvatore Buzzi dai 19 anni del primo grado e’ passato a 18 anni e 4 mesi. Ancora piu’ corposa la riduzione per Massimo Carminati: nel caso dell’ex Nar si passa dai 20 anni del primo grado ai 14 anni e sei mesi dell’appello.

PROCURA: RICONOSCIUTA LA NOSTRA TESI

Abbiamo sempre detto che le sentenze vanno rispettate. Lo abbiamo fatto in primo grado e lo faremo anche adesso. La Corte d’appello ha deciso che l’associazione criminale che avevamo portato in giudizio era di stampo mafioso e utilizzava il metodo mafioso. Era una questione di diritto, evidentemente i giudici hanno ritenuto che la tesi della Procura fosse fondata”. Cosi’ il procuratore aggiunto di Roma Giuseppe Cascini, in aula assieme al pm Luca Tescaroli in applicazione ai sostituti procuratori generali Antonio Sensale e Pietro Catalani, dopo la sentenza sul processo ‘Mondo di Mezzo’. Quanto alle pene ridotte: “La legge che ha aumentato le pene per l’associazione di stampo mafioso e’ entrata in vigore dopo gli arresti- ha aggiunto- immagino la Corte abbia ritenuto che gli arresti abbiano fatto cessare l’esistenza dell’associazione e la pena da applicare fosse quella predente alla riforma. Cosa che ha una sua ragionevolezza”.


RAGGI: SENTENZA CONFERMA SODALIZIO HA DEVASTATO ROMA

Questa sentenza conferma la gravita’ di come il sodalizio tra imprenditoria criminale e una parte della politica corrotta abbia devastato Roma. Conferma, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che bisogna tenere la barra dritta sulla legalita’. E’ quello che stiamo facendo e continueremo a fare per questa citta’ e i cittadini”. Cosi’ il sindaco di Roma, Virginia Raggi, dopo la sentenza d’appello del processo sul l’indagine Mondo di Mezzo.

di Marco Tribuzzi

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