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Report della commissione Affari istituzionali dell’11 settembre

SAN MARINO - Si interrompe l'iter normativo per il progetto di legge a favore dell'istituzione di

Pubblicato:11-09-2017 17:40
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:40

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SAN MARINO – Si interrompe l’iter normativo per il progetto di legge a favore dell’istituzione di una Commissione d’inchiesta sul sistema bancario sammarinese, presentato dal Pdcs, per fare luce sulle vicende degli ultimi mesi che hanno coinvolto Asset e Cassa di risparmio. Il Pdl è stato infatti rigettato dalla Commissione consiliare competente, riunita oggi a Palazzo Pubblico, con la bocciatura a maggioranza del primo articolo nel corso dell’esame del testo. Margherita Amici, Rf, lancia invece la proposta della maggioranza di istituire una commission di inchiestae- ridefinendo il suo ambito di azione e con riscontro solo su possibili responsabilità politiche- in un secondo momento, alla fine di eventuali procedimenti giudiziari in corso. Le sue affermazioni sollevano le domande dei commissari di minoranza sull’esistenza di fascicoli aperti dalla magistratura sul caso Asset-Carisp. Il presidente, Luca Boschi, C10, chiarisce per risposta che, allo stato attuale, la maggioranza non è a conoscenza di procedimenti in corso, ad eccezione di quello derivato dal ricorso del collegio sindacale di Crrsm al Tribunale amministrativo.

I lavori odierni si sono aperti al comma 1, Comunicazioni, con la proposta avanzata dal consigliere di Ssd, Marina Lazzarini, di organizzare, da parte della Commissione, una serata pubblica sul progetto di legge di iniziativa popolare sulla procreazione assistita. Da parte del Pdcs, il consigliere Teodoro Lonfernini ha espresso contrarietà motivando l’assenza di chiarezza e di informazioni e per il rischio di ingenerare confusione nella cittadinanza su un tema così delicato. Marica Montemaggi, C10, interviene per ribadire la validità dell’idea di una serata di confronto su un progetto di legge “sulla procreazione responsabile e non-, puntualizza- sull’aborto”. Ad ogni modo, non trovando condivisione in Commissione, la proposta di una iniziativa condivisa, decade.

Di seguito il dibattito al Comma 2.


Esame in sede referente del progetto di legge “Istituzione di una Commissione Consiliare d’Inchiesta su presunte responsabilità politiche o amministrative legate alle recenti vicende che hanno coinvolto il sistema bancario della Repubblica di San Marino” (presentato dal Gruppo Consiliare Partito Democratico Cristiano Sammarinese) / Rigettato

Alessandro Cardelli, Pdcs
Se il presidente e i membri di commissione sono d’accordo, eviterei di leggere la relazione del Pdl, dato che è depositata agli atti. Nel merito delle motivazioni del Pdcs che hanno portato alla sua presentazione: Il Pdl è stato depositato il 5 maggio 2017. Se poi ricordate, nella primaversa scorsa, abbiamo depositato un documento agli atti del Consiglio dove individuavamo una serie di rapporti tra i vertici di Bcsm, alcuni soggetti privati e alcuni soggetti appartenenti a istituti sovranazionali, abbiamo depositato quindi l’esposto al Consiglio grande e generale e anche alla Reggenza. Avevamo e abbiamo tuttora preoccupazione su quanto sta avvenendo nel nostro quadro istituzionale. Abbiamo denunciato per mesi conflitti di interesse rispetto quanto avveniva intorno al nostro sistema bancario, criticato le iniziative del governo, della maggioranza e delle istituzoni perché hanno portato conseguenza negative per il nostro paese. Basti guardare alla situazione di Asset banca che denunciavamo nel documento. Nell’esposto si ricostruivano i rapporti tra presidente di Bcsm e il finanziarie Francesco Confuorti che era uno dei principali debitori del Cis allora, non sappiamo se lo sia anche oggi. Poi abbiamo portato in Aula numerosi altri rapporti riconducibili a questo legame, per esempio le nomine della vigilanza di Bcsm, le nomine dei liquidatori, abbiamo ricostruito numerosi rapporti su questo intreccio. Ci derisero, poi purtroppo si è dimostrato che quello che dicevao da mesi era verità. L’ultimo exploit è avvenuto al Meeting di Rimini. Nel corso di un dibattito organizzato da Confuorti le cose che sono seguite le conoscete tutti: il gesto nei confronti di un giornalista sammarinese e l’aggressione nei confronti di un operatore della tv di Stato. Di seguito Savorelli è stato rimosso. Ma bisognava aspettare un dito medio per farlo dimettere? La ragione per allontanarlo sono il dito medio o le decisioni che ha portato avanti in questi mesi? Vorremmo conoscere le vere ragioni dellla sfiducia, noi da mesi avevamo chiesto le dimissioni di direttore e presidente di Banca centrale, ma alla luce di scelte precise da loro compiute. Alla luce delle dimissioni del direttore di Bcsm succedono poi cose strane: alcuni membri del Cda di Cassa di risparmio si sono dimessi contestualmente. Si era detto che erano espressione del governo, che agiva in completa autonomia. Anche alla luce di ciò non si può negare la necessità della commissione di inchiesta. I dubbi sono tantissimi e non sono pervenute risposte ai cittadini intorno al conflitto di interessi che si è palesato. Chi difendeva, in maggioranza e governo, certe persone, ora fa molta più fatica a farlo. La commissione è doverosa per capire cosa è successo in questi mesi intorno al sistema finanziario. L’attuale gruppo consigliare del Pdcs non vuole nascondere niente a nessuno, intende far luce su tutto senza limiti. Alla luce di questa considerazione, siamo disponibii a modificare il Pdl in ogni modo. Siamo disponibili a non circoscriverlo alla data attuale e agli eventi recenti, nel caso si vogliano fare altri approfondimenti, per togliere ogni dubbio. Invito i consiglieri a non mettere avanti l’appartenenza ai partiti, ma l’appartenenza a quest’Aula, per andare a scoprire eventuali irregolarità, per togliere quel velo di opacità che sovrasta il sistema bancario.

Margherita Amici, Rf

Ci sono motissime riflessioni sollevate dal pdl e dal suo proponente che condividiamo. Quando ha parlato di velo di opacità sul nostro sistema bancario e finanaziaro riconosciamo che è vero, quel velo è stato presente per moltissimi anni, l’opacità è stata accertata anche nei processi giudiziari. Ma mi distanzierei dal consigliere Cardelli: non sono tanto gli ultimi 8 mesi a non essere chiari, ma il passato che ha portato con sé tutta una serie di conseguenze che hanno oggi ricadute che dobbamo affrontare come maggioranza e come governo e su cui tutte le istituzioni devono confrontarsi. Sull’istituzioni di una commissione di inchiesta, i particolare, sottolineo che questi organismi hanno sempre ad oggetto l’individuazione di responsabiltà politiche. Cardelli faceva presente una serie di rapporti tra soggetti di Bcsm e altri soggetti privati, ma se la Commissione punta a questo fuoriusciamo dai suoi compiti. Diversamente sarebbe, se vi fossere prove ed elementi indiziali sulla possibile connivenza della politica su tutta ann serie di rapporti e vicende e sulle loro ricadute. E’ un aspetto che sottolineo e da cui quindi vorrei distanziarmi: la commissione deve indagare il ruolo della politica nelle situazioni che si vengono a creare nel sistema bancario e finanziario. Sui rapporti del presidente di Bcsm e il finanziere Confuorti, ribadisco che la commissione di inchiesta non ha poteri di sindacare rapporti personali, così come su possibili conflitti di interesse con le nomine della vigilanza. Il Comitato di vigilanza non è un organo politico, sarebbe quidi difficile capire quale sarebbe l’area di indagine del progetto posto in esame. Nell’ultima legislatura, rispetto la commissione che poneva ad oggetto i fatti del Conto mazzini, ricordo un Odg proposto dai gruppi di maggioranza e concordato anche poi dell’opposizione. E’ un Odg che risale al 15 luglio 2014 approvato all’unanimità che prevedeva di rimandare l’avvio della commissione alla fine delle indagini della magistratura, per evitare la sovrapposizione di indagini. E anche in questo caso sarebbe opportuno valutare l’istituzione di una commissione di inchiesta a chiusura di tutti gli accertamenti giudiziari in essere su Asset- Cassa di risparmio. Quindi focalizzerei l’indagine a responsabilità politiche che dovessero eventualmente emergere. Proponiamo quindi di respingere il Pdl ed eventualmente trovare una formulazione diversa in futuro.

Mariella Mularoni, Pdcs

Si è creato un clima di sfiducia, serve una inversione di tendenza per recuperare liquidità e fiducia nel sistema, ma non sarà possibile senza chiarezza. E ciò ci ha spinto a proporre una commissione di inchiesta su presunte responsabilità politiche e amministrative. Riteniamo che le scelte del governo non abbiano risposto a un requisito di trasparenza e chiarezza, ci sono aspetti nebulosi che ancora vanno chiariti. Per questo ci aspettiamo che la nostra proposta di oggi sia confermata. Non possiamo andare verso il percorso che si sta delineando di debito pubblico senza chiarire ambiti oscuri che hanno caratterizzato l’azione dell’esecutivo. Ci sono precisi elementi, interrogativi che ci riportano anche a legami di Fmi con Bcsm e alcuni soggetti vigilati, la centralità di Confuorti nella geografia bancaria sammarinese. Una commissione di inchiesta è lo strumento più importante che mai ora per fare una chiarezza indispensabile per ridare fiducia a cittadini e investitori.

Marika Montemaggi, C10
Governo e maggioranza hanno sempre messo in campo strumenti per tutelare i risparmiatori e il nostro sistema bancario che sicuramente fa gola a tanti e che dobbiamo preservare. Non accettiamo l’idea che sia stato tutto negativo quanto fatto in questi mesi, non ci siamo mai tirati indietro di fronte a chi ha delle responsabilità, abbiamo espresso le nostre perplessità e ci siamo mossi anche su questo. Condivido con il commissario Amici che la commissione di inchiesta debba avere al centro responsabilità politiche e avere elementi solidi da cui partire. Difficile fare accuse generalizzate.

Teodoro Lonfernini, Pdcs

Siete l’ombra di voi stessi, dite ‘sì è un bel lavoro, ci sono elementi condivisibili, ma non trattiamoli adesso, meglio più avanti’. Peccato che nel frattempo abbiamo vissuto 8 mesi non felici, con una serie di eventi che riguardano Cassa di Risparmio che ha approvato il bilancio di esercizio con 650 mln di debiti, e non 534 euro. Noi abbiamo chiesto, attraverso la discussione e l’esame dei problemi Cassa, di capire cosa diavolo è successo e soprattutto quale diavolo l’ha essa in atto. Quando è il momento giusto? Non è adesso necessario parlare di questo problema, proprio quando abbiamo la pantomima di chi è stato nominato nel Cda della ‘banca pivot’ e si è dimesso dopo le dimissioni del direttore Savorelli senza motivazioni. Io vi dico tenetevi certe persone, ma non avrete da noi favore se rigettate il nostro Pdl che chiede solo di fare chiarezza su circostanze che come hanno infastitio noi, hanno sicuramente infastidito anche voi.

Margherita Amici, Rf, replica

Rispetto la valutazione sull’opportunità di posticipare successivamente alla chiusura delle attività giudiziarie l’istituzione di una commissione di inchiesta, non c’è contradditorietà, consigliere Lonfenini. Il nostro sistema bancario è stato per decenni opaco, ma rispetto le vicende citate nel pdl presentato dalla sua forza politica, in riferimento Asset-Cassa, c’è già un procedumento in corso. Si chiede di ripetere l’iter seguito per il Conto Mazzini.

Davide Forcellini, Rete

Chiederei una esplicitazione di questa affermazione perché è importante, vorremo sapere se al momento attuale la magistratura sta indagando su questi fatti oggetto della commissione proposta.

Nel confltto di interesse di privati possiamo circostanziare, la Dc si è detta disponibile a cambiare il Pdl, non capisco perché non c’è possibilità di discuterne. Dite che non volete approvare il Pdl e basta. Vorrei capire la vostra chiusura, da dove nasce? Dovremmo prendere tutti in mano il progetto di legge e tararlo meglio in base alle esigenze di tutti, per farlo nostro, anche se nato dalla Dc. Non vi sentite in colpa con il Paese, negando la possibilità di fare trasparenza, proprio in questo momento in cui il Paese deve sapere perché siamo arrivati a questo punto? Dimostrate effettivamrnte che siete il nuovo metodo.

Marina Lazzarini, Ssd

Certe affermazioni sulla trasparenza sono voler negare l’evidenza, poi le affermazioni sul consulente del Fmi, è un reato avere rapporti con questo organismo internazionale? Chissà quali altri cavalieri colorati verranno fuori dal cilindro dell’opposizione. Stiamo solo salvando Cassa di risparmio e tutelando i correntisti. Dà fastidio? Il bilancio di Cassa, che da anni Fmi diceva di rivedere perché dicevano che era falso- e lo sa bene Capicchioni- oggi è un bilancio corretto e non più falso, come qualcuno voleva mantenere. Quindi il manto di foschia che sembra, per l’opposizione, che la maggioranza sta mettendo sulle cose, non corrisponde alla verità. C’è correttezza invece nel rispetto dei ruoli.

Giovanna Cecchetti, Ps

Mi chiedo dove è stato il consigliere Lazzarini negli ultimi mesi. Basta slogan, siamo in Commissione e si voleva dare la possibiltà di fare chiarezza per ricreare fiducia. Per la cittadinanza sarebbe stato un ottimo input istituire questa commissione di inchiesta, per andare a vedere se tutto ciò che riguarda il caso Asset sia stato fatto nel rispetto dell’autonomia e delle regole. Dal segretario Celli non è mai arrivata nessuna risposta, se non rimpalli di responsabilità sul passato. E’ il momento che ciascuno si prenda la sue responsabilità.

Alessandro Perrotto, Rf

L’intervento di Amici ha chiarito la posizione del nostro gruppo politico. Il commissario precedente ha parlato di aloni, dato che non è neofita della politica, le ricordo che negli ultimi10 anni ci sono state diverse commissioni di inchiesta, la prima sul casinò, che portò 5 relazioni finali con 5 posizioni diverse della politica, la stessa opposizione non si mise d’accordo e si ebbero 5 conclusioni e letture di un caso che fece scalpore. Se noi cerchiamo di far capire come sono andate le cose con le commissioni di inchiesta, ritengo non sia proprio la soluzione migliore.

Mariella Mularoni, Pdcs

Sono delusa da questa maggioranza e da parte di movimenti che si definiscono giovani, che si sono proposti come paladini della legalità e che volevanp una politica nuova, concreta e trasparente. Vi dovreste sentire in imbarazzo per questa scelta.

Marica Montemaggi, C10

Una commissione di inchiesta che punta sulle operazioni Asset-Cassa, nel momento in cui non sono state ancora giunte a compimento, mi sembra non opportuna. Non abbiamo escluso che in un secondo momento si possa riprendere tutte le fila e rivedere quanto accaduto. Così non si disconosce nessuna posizione, né questa coalizione ha cambiato orientamento dalla campagna elettorale.

Teodoro Lonfernini, Pdcs

Chiedo se loro sanno, dalla maggioranza, che c’è un procedimento in corso. Bisogna che lo si dica, noi non lo sappiamo. Fate riferimento al ricorso al Tribunale amministrativo da parte collegio sindacale? Quello è una cosa, ma fate attenzione quando parlate di procedimento se no, dite una cosa non vera.

Luca Boschi, C10, presidente della Commissione
A
lla maggioranza non risultano procedimenti in corso, ci sono ricorsi del collegio sindacale di cui siamo tutti a conoscenza.

Guerrino Zanotti, segretario di Stato per gli Affari interni

Mi fa sorridere il richiamo alla responsabilità rivolto ai giovani della maggioranza, dopo 8 mesi di governo, 8 mesi in cui si è fatta davvero trasparenza. La maggioranza oggi ha detto che non rinnega quanto deciso dal voto dell’Odg, ma molto democraticamente ha dato la possibilità di portare questo Pdl in Commissione per approfondirlo e ha ribatito la sua posizione. Mi rimetto alla volontà della maggioranza in Commissione.

Infine, non siamo a conoscenza di azioni giudiziarie in atto, se ce ne fossero in futuro, è compito comunque della magistratura intervenire, non dell’Aula che non emette sentenze, ma semmai fa emergere responsabilità politiche. Ci saranno modi e tempi per tornare su questo argomento.

Luca Boschi, C10, presidente

Il commissario Mularoni ha fatto critiche legttime alla coerenza dei nuovi movimenti, oggi non replicherò in commissione come scelta, dal momento in cui rivesto il ruolo di presidente, ma lo farò domani. Procediamo ora all’esame dell’articolato.

L’Articolo 1 viene respinto con voto palese, il Pdl viene quindi rigettato.

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