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Cultura. Roma perde i pezzi, addio alla libreria Fandango e a Palazzo Incontro

L'edificio torna in mano a Bnp Paribas, la banca che gestisce il fondo in cui sono confluiti gli immobili della Provincia di Roma

Pubblicato:11-09-2015 14:21
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:32

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ROMA – Tra pochi giorni Roma perderà uno dei luoghi culturali più importanti della città. A fine settembre, infatti, chiuderà lo spazio polifunzionale di Palazzo Incontro, in via dei Prefetti 22. Tradotto significa addio alla libreria Fandango Incontro, all’ampia caffetteria con sala per il brunch gestita da Settembrini, e alle mostre dedicate alla fotografia e al fumetto che in cinque anni hanno attratto migliaia di romani. L’edificio torna in mano a Bnp Paribas, la banca che gestisce il fondo in cui sono confluiti gli immobili della Provincia di Roma.

Perché chiude? Che accadrà ora? Sono le domande ricorrenti nella pagina Facebook della libreria Fandango, che lo scorso 5 settembre ha annunciato la chiusura. Proviamo a fare ordine. L’intero Palazzo, rimasto chiuso per quasi trent’anni, fu restaurato dalla Provincia di Roma nel 2006, ma solo a dicembre 2010, grazie alla volontà dell’ex presidente, Nicola Zingaretti, l’intero spazio divenne fruibile ai cittadini. Civita si aggiudicò la gara per la gestione e la realizzazione delle mostre, mentre la casa di produzione Fandango diede vita a Fandango Incontro, il Caffè letterario con annessa libreria. I romani in questi anni hanno gradito l’innovativa proposta culturale, accorrendo in massa: migliaia i visitatori per i disegni di Andrea Pazienza, i reportage fotografici di Tiziano Terzani, gli scatti di Henri Cartier Bresson, Franco Fontana ed Elliot Erwitt. Affollatissime anche le presentazioni, i reading e gli eventi serali dedicati ai libri, al cinema e al teatro organizzati da Fandango.

“I nostri incontri sono stati un successo di pubblico- ha detto, all’agenzia Dire, Vins Gallico, direttore della libreria e responsabile degli eventi- La chiusura mi sta costringendo ad annullare tutti gli eventi programmati fino a dicembre”. I primi di ottobre scadrà la concessione a Civita per la gestione dello spazio. Fallito un tentativo di mediazione per la proroga dell’attività, l’immobile tornerà ad essere a disposizione della banca Bnp Paribas. “Sta accadendo tutto molto in fretta- ha spiegato Gallico- il 18 settembre sarà l’ultimo giorno della libreria, mentre i primi di ottobre chiuderà il Palazzo. E’ un vero peccato, perchè a Roma era diventato un punto di riferimento soprattutto per la fotografia e il fumetto”. C’è qualche possibilità che l’esperienza di Fandango Incontro possa essere riproposta da altre parti? “L’intenzione c’è, ma è presto per poter dire qualsiasi cosa”.


di Alessandro Melia

Giornalista professionista

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