sabato 8 Novembre 2025

Gaza, raid israeliano uccide cinque giornalisti di Al Jazeera: Israele accusa uno di loro di legami con Hamas

L’esercito israeliano, in un messaggio su Telegram, ha confermato l’operazione, sostenendo che Al-Sharif fosse “un terrorista travestito da giornalista”

ROMA – Cinque membri dello staff di Al Jazeera — due giornalisti e tre operatori — sono morti a Gaza City durante un attacco israeliano che ha colpito la tenda in cui si trovavano. Tra le vittime anche Anas Al-Sharif, volto noto dell’emittente per i suoi reportage quotidiani dalla Striscia.

L’esercito israeliano, in un messaggio su Telegram, ha confermato l’operazione, sostenendo che Al-Sharif fosse “un terrorista travestito da giornalista”, a capo di una cellula di Hamas responsabile di lanci di razzi contro civili e soldati israeliani. Al Jazeera respinge le accuse e parla di un “raid mirato” contro professionisti dell’informazione a Gaza City.

L’episodio arriva mentre Israele prosegue nella sua offensiva a Gaza. Il primo ministro australiano Anthony Albanese ha annunciato che a settembre, in occasione dell’Assemblea Generale dell’ONU, l’Australia riconoscerà lo Stato palestinese: “Finché non esisteranno due Stati — ha dichiarato — la pace resterà fragile e temporanea”.

Dal canto suo, il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha ribadito che l’obiettivo è “distruggere Hamas” e “porre fine alla guerra”, definendo Gaza City la “capitale del terrore”. Sotto pressione sia a livello internazionale che interno — con manifestazioni di piazza e tensioni politiche nella coalizione — Netanyahu ha convocato due conferenze stampa per illustrare i piani della nuova fase militare, che punta a occupare la città.

LAZZARINI (UNRWA): ISRAELE METTE A TACERE VOCI CHE DENUNCIANO SUE ATROCITA’

Sull’uccisione dei giornalista di Al Jazeera, è intervenuto anche Philippe Lazzarini, commissario generale dell’Unrwa: “L’esercito israeliano continua a mettere a tacere le voci che denunciano le atrocità commesse a Gaza. Sono inorridito dall’uccisione di altri 5 giornalisti nella città di Gaza. Dall’inizio della guerra, più di 200 giornalisti palestinesi sono stati uccisi in totale impunità. Israele sta inoltre bloccando l’accesso dei giornalisti internazionali a servizi indipendenti da quando la guerra è iniziata, quasi due anni fa”. Per Lazzarini: “I giornalisti devono essere protetti e i media internazionali devono entrare a Gaza per sostenere l’eroico lavoro dei loro colleghi palestinesi. Questo è l’unico modo per contrastare la disinformazione e prevenire dubbi sulla portata delle atrocità commesse a Gaza”.

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