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ROMA – Italia Paese di campionesse, di commentatori (in questo mese, per ovvie ragioni, soprattutto sportivi) e di polemiche. Neanche il tempo di gioire per la straordinaria vittoria delle azzurre dell’Italvolley in finale olimpica, che ci si ritrova a dover fare i conti con uscite quantomeno discutibili di opinion leader o presunti tali. L’ultima in ordine di tempo, quella di Bruno Vespa: nel tentativo di fornire una lettura socio-politica della storica vittoria della pallavolo femminile, il giornalista e conduttore tv scatena reazioni indignate sulla rete. In un post su X, afferma: “Straordinaria la nazionale pallavolista femminile. Complimenti a Paola Enogu e Myriam Sylla: brave, nere, italiane. Esempio di integrazione vincente“.
Immediata la raffica di commenti negativi, molti dei quali tesi a ricordare che le due giocatrici sono italiane a tutti gli effetti: “Sono nate in Italia, di quale integrazione parli esattamente? E poi, “nere”´: proprio non ci riesci a non sottolineare il colore della pelle?”.
Diversi post rafforzano lo stesso concetto, tanto che adesso il testo di Bruno Vespa è accompagnato da una segnalazione collettiva dei lettori: “Enogu e Sylla sono italiane e nate in Italia. Parlare di ‘esempio di integrazione’ è errato e fuorviante”.
E infatti molti continuano a commentare: “Chiedete a Bruno Vespa di quale integrazione parla visto che le ragazze a cui si riferisce sono nate in Italia”. Un altro utente: “Bruno, ma sono nate in Italia, l’Africa l’avranno vista nel film di Checco Zalone al massimo”.
A dare torto al giornalista, è innanzitutto l’anagrafe: Paola Egonu è nata a Cittadella, in provincia di Padova, nel 1998; Myriam Sylla, di tre anni più grande, è nata invece a Palermo.
Bruno Vespa ha poi replicato alle critiche, sempre via social: “So benissimo che Egonu e Sylla sono nate in Italia. Ma basta questo a salvare dalle polemiche chi nasce con la pelle nera? Anche loro purtroppo devono integrarsi in un mondo più razzista di quanto si immagini“. Ma neanche la replica sembra aver convinto.
Fabio scrive: “Hai peggiorato le cose. Quindi siamo un paese razzista creato da chi? Da quelli con cui fai pappa e ciccia in masseria?”.
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