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VIDEO | Reggio Calabria, gestione centro migranti: indagato sindaco di Varapodio

Sei le persone indagate, tra cui anche due funzionari della Prefettura, responsabili, avario titolo, di ripetute condotte illecite

Pubblicato:11-08-2020 09:51
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 19:45
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REGGIO CALABRIA – Sei persone, tra le quali il sindaco di Varapodio Orlando Fazzolari, sono indagate dalla Procura di Palmi (Reggio Calabria) per irregolarita’ nella gestione di un centro di accoglienza per migranti. L’operazione, denominata Cara accoglienza, e’ stata eseguita dai carabinieri della Compagnia di Taurianova che hanno notificato l’avviso di conclusione delle indagini anche ai titolari di una societa’ cooperativa, due titolari di imprese di abbigliamento e due funzionari della Prefettura di Reggio Calabria. Tutti sono indagati per reati di falso ideologico, abuso d’ufficio, frode nelle pubbliche forniture, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, truffa ai danni dello Stato e peculato. Gli indagati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di ripetute condotte illecite in relazione alla gestione di un centro di accoglienza per cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale che era stato realizzato a Varapodio (Reggio Calabria) nell’ex agriturismo Villa Cristina e attivo dal settembre 2016 all’aprile 2018, a seguito di una convenzione stipulata tra il Comune di Varapodio e la Prefettura di Reggio Calabria.
Particolarmente grave quanto contestato al sindaco di Varapodio quale responsabile-referente nei confronti della Prefettura di Reggio Calabria della convenzione per la gestione dei servizi di accoglienza in favore di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale. Il sindaco e’ accusato di aver stipulato convenzioni mediante affidamenti diretti con imprese da lui scelte, senza avere la preventiva autorizzazione dal Consiglio comunale, il tutto in contrasto a quanto previsto dalla normativa in vigore.

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