
ROMA – Si chiama Raffaele Ariano l’uomo che qualche giorno fa ha denunciato l’annuncio contro ‘molestatori’ e ‘zingari’ diffuso dall’altoparlante di un regionale Trenord diretto da Milano a Cremona. “I passeggeri sono pregati di non dare monete ai molestatori. E nemmeno agli zingari: scendete alla prossima fermata, perché avete rotto i coglioni”, il messaggio diffuso dagli altoparlanti del convoglio che ha smosso l’opinione pubblica. Molti hanno appoggiato il gesto coraggioso del ricercatore di filosofia, altri invece hanno espresso il loro dissenso attraverso i social network attraverso forti attacchi (42mila in totale), tanto da spingere l’uomo a sporgere denuncia.
Come dichiarato da Ariano al Corriere della sera, i commenti sarebbero aumentati esponenzialmente a seguito di un post pubblicato sul profilo Facebook della Lega, nel quale, a correlare un articolo che riguardava la sua denuncia a Trenord dell’accaduto, vi era la seguente frase: “A CAUSA SUA LA CAPOTRENO ESASPERATA DAI CONTINUI BORSEGGI DEI ROM RISCHIA IL POSTO Tu stai con la capotreno o con il denunciatore, Raffaele Ariano?”.
Al fianco di Ariano si è schierato invece il segretario del Pd Maurizio Martina che oggi su Twitter ha scritto: “Solidarietà a Raffaele Ariano, investito da insulti e minacce solo per aver fatto semplicemente il suo dovere di cittadino”.
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