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Resistenza. Firenze commemora la liberazione della città dai nazi-fascisti

FIRENZE - Il suono del campanone di Palazzo Vecchio,

Pubblicato:11-08-2015 06:53
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:29

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FIRENZE – Il suono del campanone di Palazzo Vecchio, ‘La Martinella’, annunciò alle 6.45 dell’11 agosto 1944 ai cittadini di Firenze l’inizio dell’isurrezione. Cominciò così la giornata che portò, 71 anni fa, alla liberazione della città toscana dall’occupazione nazi-fascista e che oggi viene commemorata. Anche stamattina ‘La Martinella’ ha suonato per ricordare la liberazione della città. E’ stata poi posta una corona di fiori sotto la lapide, murata sulla facciata di Palazzo Vecchio, che recita le parole di Piero Calamandrei: “Dall’ XI agosto MCMXLIV, non donata, ma riconquistata a prezzo di rovine, di torture, di sangue, la libertà, sola ministra di giustizia sociale, per insurrezione di popolo, per vittoria degli eserciti alleati, in questo palazzo dei padri più alto, sulle macerie dei ponti, ha ripreso stanza nei secoli”.

L’insurrezione esplose, allora, in ogni punto della città. Accanto ai partigiani delle squadre organizzate, scesero in campo cittadini d’ogni ceto e d’ogni età ed attaccarono il nemico, impegnandolo in una serie di scontri accaniti, prima della scesa in campo delle truppe alleate. In quello stesso giorno, il Comitato Toscano di Liberazione Nazionale nominò la giunta di Palazzo Vecchio, quella provinciale e i vertici di ogni istituzione cittadina e per la prima volta nel corso della campagna d’Italia non furono i ‘liberatori’, ma le forze antifasciste a nominare il governo di un territorio. A sera Firenze era libera.

In serata, oggi, in piazza della Signoria sull’Arengario di Palazzo Vecchio, si terrà il concerto per la cittadinanza della Filarmonica ‘Giacomo Puccini’ di Galciana e della Filarmonica ‘Otello Benelli’ di Vergaio.


Di Camilla Pischiutta

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