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ROMA – Terminata la latitanza di Giacomo Bozzoli, l’uomo di 39 anni per 11 giorni in fuga dalla condanna in via definitiva per l’omicidio dello zio, ucciso nella fonderia di famiglia a Marcheno (Brescia) l’8 ottobre 2015. Bozzoli è stato arrestato nel tardo pomeriggio di giovedì 11 luglio nella sua casa di Soiano del Lago. Era nascosto nel cassettone del letto, insieme a cinquantamila euro in contanti contenuti in un borsello.
Nel tardo pomeriggio di mercoledì 10 luglio gli investigatori avevano ascoltato il figlio di Giacomo Bozzoli, ma non erano emersi elementi utili a ritrovare il padre. L’ultimo avvistamento di Bozzoli era datato 30 giugno: le telecamere dell’hotel Hard Rock di Marbella, in Spagna, avevano individuato lui e la sua famiglia in vacanza. La moglie e il figlio sono poi rientrati in Italia il 4 luglio. Entrambi avevano negato di sapere dove fosse il parente.
La Procura aveva lavorato per estendere le ricerche anche al Sud America e alle Isole di Capo Verde. Tutto inutile: si trovava ‘a casa’, sul lago di Garda. Dovrà scontare l’ergastolo.
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