Tg Cultura, edizione dell’11 luglio

Si parla di Botero, Museo Ostiense, Pordenonelegge, Federculture, animazione italiana

Pubblicato:11-07-2024 13:01
Ultimo aggiornamento:11-07-2024 13:01

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PER LA PRIMA VOLTA A ROMA LE SCULTURE MONUMENTALI DI BOTERO


Otto sculture monumentali di Fernando Botero nelle piazze del Centro storico di Roma. Per la prima volta, le grandi opere dell’artista colombiano, scomparso a settembre 2023, arrivano nella Capitale e saranno visibili dal 10 luglio, fino al primo ottobre. La mostra, curata da Lina Botero e realizzata dalla Fernando Botero Foundation, si snoda lungo una passeggiata che va da piazza Mignanelli, dove vengono esposte due versioni dell’opera ‘Donna seduta’, passa per la basilica di San Lorenzo in Lucina con la scultura intitolata ‘Gatto’, poi arriva alla Terrazza del Pincio con ‘Donna distesa’ e ‘Venere addormentata’, prosegue in largo San Carlo con ‘Cavallo con briglie’ e si conclude in piazza del Popolo con le opere ‘Adamo (Uomo in piedi)’ e ‘Eva (Donna in piedi)’. Prima di Roma, le otto sculture sono state esposte in più di 25 città del mondo.

AL PARCO DI OSTIA ANTICA RIAPRE AL PUBBLICO IL MUSEO OSTIENSE


Riapre al pubblico, all’interno del Parco archeologico di Ostia antica, il Museo Ostiense con un finanziamento Cipe di oltre 3 milioni di euro. Il riallestimento nasce dall’esigenza di illustrare la storia e il contesto della città romana di Ostia e di mettere a norma il Casone del Sale, l’edificio risalente al XVI secolo e già sede del Museo. Integrato da un apparato multimediale e articolato in 12 sale, il racconto si sviluppa in 7 grandi macrotemi: le origini e l’età repubblicana, il potere imperiale, gli spazi civici, la gente, le religioni e i culti, le necropoli del territorio, le forme dell’abitare. Focus specifici riguardano il santuario di via della Foce, i contesti funerari dall’Isola Sacra e lo spazio ‘dei filosofi’.

A SETTEMBRE PORDENONELEGGE, FESTA DEL LIBRO E DELLA LIBERTÀ


Oltre 600 autori e più di 300 eventi in cinque giorni, 43 sedi di incontro fra Pordenone, i centri della sua provincia e l’intera regione, con tappe a Trieste, Udine, Lignano. Nei suoi 25 anni Pordenonelegge diventa anche Festa della libertà, per ‘sfogliare’ i temi del presente e leggere i cambiamenti del mondo. Il festival si apre con l’incontro che, mercoledì 18 settembre, vedrà protagonista il cardinale Gianfranco Ravasi sul tema ‘In principio: creazione ed ecologia’ e prosegue raccontando il nostro tempo con le voci internazionali della narrativa e della riflessione, tra cui il filosofo francese Bernard-Henri Lévy in anteprima italiana presenterà al festival il nuovo saggio su Israele, e lo scrittore Eshkol Nevo, best seller con ‘Legami’ intorno alle ferite del 7 ottobre. Al festival anche personalità italiane come Corrado Augias, Chiara Valerio e Erica Mou.

RAPPORTO FEDERCULTURE: IL 2023 È STATO L’ANNO DELLA RIPRESA


Il 2023 per la cultura è stato l’anno della ripresa la crescita, già vista nel 2022, si è consolidata e il settore culturale si è lasciato alle spalle gli anni di crisi. A dirlo è il ventesimo rapporto Federculture, che evidenzia un aumento della spesa delle famiglie in cultura pari al +10% sul 2022, un incremento della partecipazione culturale fuori casa dei cittadini che si attesta al 35,2%, pari al +12% rispetto al 2022 e una crescita dell’occupazione culturale nel 2023 tornata ai livelli del 2019. Positivo anche l’andamento del turismo e del turismo culturale, che segna un +34,5% di stranieri nelle città d’arte.

ANIMAZIONE ITALIANA: SERVE OBBLIGO INVESTIMENTI PER PIATTAFORME


L’animazione italiana sta diventando un pezzo strategico dell’industria dell’entertainment. Con le sue 60 aziende di produzione e i circa 6.000 dipendenti, il comparto, per fare un salto in questo processo di crescita, sta chiedendo da tempo al Parlamento e al Governo l’introduzione a carico delle piattaforme private dell’obbligo di una sottoquota di investimenti da destinare proprio all’animazione italiana. Il messaggio è arrivato in maniera univoca anche dalla seconda edizione degli Stati generali del settore, organizzati a Firenze, ed è stato supportato da numeri: con un investimento di 10 milioni da parte delle piattaforme, in un triennio il fatturato dell’animazione passerebbe a 178,4 milioni con una crescita del 43% del valore aggiunto e la creazione di 1.120 posti di lavoro. Lo Stato, a propria volta, avrebbe un ritorno positivo di 24,6 milioni. “L’obbligo di investimento e la sottoquota sono il nostro mantra” ha ripetuto la presidente di Cartoon Italia, Maria Carolina Terzi.

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