ROMA – Sir Richard Branson è diventato il primo astroturista a volare con mezzi completamente privati.
“Mi sento bene, mi sento eccitato, mi sento pronto”, aveva twittato stamani, postando una foto insieme al multimilionario Elon Musk, fondatore della compagnia privata SpaceX, diventato partner della Nasa non solo per i voli verso la Stazione spaziale internazionale, ma anche per la missione Artemis.
La navicella Unity22 è partita dallo spazioporto del New Mexico, nato appositamente per i voli privati verso lo Spazio, pochi minuti prima delle 17 ora italiana. Il volo è arrivato a poco meno di 100 chilometri di altitudine, rasentando la linea di confine tra Terra e Spazio. Secondo i piani, è restato lì per circa 4 minuti, permettendo ai turisti spaziali di vedere il nostro pianeta da lontano. Il ritorno sulla Terra è avvenuto alle 17.42 circa.
Sulla Unity22 volano due piloti e 4 specialisti di missione, incluso lo stesso Branson.
Il volo di Branson precede di qualche giorno quello del fondatore di Amazon, Jeff Bezos, la cui partenza per lo Spazio, da turista, è fissata per il 20 luglio.
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