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ROMA – “Sono sempre stato uno spirito critico. Quando ero in Rai venivo censurato quotidianamente per il mio spirito critico, perche’ la Rai e’ espressione della pastorizzazione del pensiero, della banalita’ fatta pensiero e ogni pensiero critico veniva censurato”. Lo dice il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, al convegno ‘Verso il G7: IA rischi e opportunitĂ ’, promosso dalle Giornaliste italiane. Poi a chi gli chiede un commento al caso Signorelli, svicola così: “Non ho sentito una parola sui gulag o sui Khmer rossi. Nell’aprile del 1975, i Khmer rossi iniziano un vero e proprio genocidio di due milioni di individui, solo perche’ venivano da una civilta’ industriale. Massacrati in nome del comunismo. A dettare l’agenda delle notizie voglio essere io. Per me, la notizia di oggi e’ il massacro di queste persone, a cui noi dobbiamo dedicare la nostra memoria”.
Il ministro, poi, intervistato da Radio 24, ha smentito anche eventuali tensioni nella maggioranza dopo le Europee: “Purtroppo molti operano nella letteratura di fantasia piuttosto che nel giornalismo. Non c’è quadro piĂą roseo. Le tensioni non ci sono, abbiamo ascoltato con attenzione le parole di Salvini, in quale ovviamente ha piĂą volte dichiarato che per lui il governo è intoccabile. Si va avanti in questa direzione ad attuare il programma. Tra noi ministri ci divertiamo nel vedere le cronache di alcuni giornali e a verificare quanto siano sganciate dalla realtĂ . Molto spesso i nostri colleghi confondono i loro desideri con la realtĂ . E invece un buon giornalismo dovrebbe essere la rappresentazione della realtĂ , non l’invenzione di una realtĂ astratta che non esiste e appartiene alla letteratura di fantasia”.
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