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Coronavirus, Speranza: “Non è ancora finita, collaborazione tra maggioranza e opposizioni è dovere”

"Ci sono ancora focolai di trasmissione attivi, avanti con contact tracing e screening". E sul lockdown dice: "Le misure erano necessarie, ci hanno salvato"

Pubblicato:11-06-2020 10:00
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:28

MINISTERO DELLA SALUTE. INCONTRO PER EMERGENZA CORONAVIRUS
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ROMA – “Il 4 marzo abbiamo assunto quella che, a mio avviso, è stata la decisione più dolorosa: la sospensione delle attività scolastiche”. A dirlo il ministro della Salute, Roberto Speranza, riferendo oggi in Aula alla Camera sul contenuto dei provvedimenti di attuazione delle misure di contenimento per evitare la diffusione del virus Covid-19. “Le misure adottate sono state sempre accompagnate da scelte difficilissime– ha proseguito Speranza-. Queste, insieme ai sacrifici straordinari di milioni di italiane e di italiani, ci hanno permesso di piegare la curva del contagio. Non dobbiamo dimenticarlo mai. È con le misure che governo e Regioni hanno adottato che abbiamo salvato la vita a migliaia di persone, abbiamo alleggerito il peso insostenibile che arrivava sui nostri presidi sanitari e abbiamo sviluppato, giorno dopo giorno, le condizioni perché l’Italia potesse finalmente ripartire”.

Il ministro ha quindi ricordato che l’Italia è stato “il primo Paese occidentale ad essere colpito. Abbiamo dovuto agire senza avere un modello facilmente replicabile. Le nostre scelte, nelle settimane successive, sono state seguite da quelle di molti altri Paesi d’Europa e del mondo. Oggi possiamo dire che non vi era alternativa alla durezza delle misure adottate. I luoghi del mondo dove si è scelta una strategia più morbida, penso a chi ha provato a seguire la strada dell’immunità di gregge, stanno pagando un prezzo molto più salato- ha concluso- in termini di vite umane oltre che in termini economici”.

“AVANTI CON SCREENING E CONTACT TRACING, NEMICO NON VINTO”

“C’è una costante: aumentano i guariti, si riduce la curva del contagio, molte regioni sono a zero o prossime allo zero, diminuiscono i deceduti. L’indice Rt è in tutta Italia sotto la soglia di 1. Sono dati oggettivamente incoraggianti che però continuano a rappresentare solo una parte della realtà”, dice ancora Speranza alla Camera. “Le analisi rilevano con la stessa chiarezza due indicazioni ben precise che non possiamo e non dobbiamo sottovalutare- ha proseguito- La prima: l’epidemia non si è conclusa, non è finita: ci sono ancora focolai di trasmissione attivi. La seconda: il virus, anche se in forma ridotta e con una prevalenza di casi asintomatici, continua a circolare. Questi due dati ci devono invitare ad una convinta e responsabile ulteriore prudenza. Siamo sulla strada giusta, ma il nemico non è vinto“. Questo perché “convivendo” con il Covid-19, in una situazione in cui “aumentano le attività e si liberalizzano gli spostamenti, ne deriva inevitabilmente il moltiplicarsi delle probabilità di ‘incontrare’ il virus. Per questo- ha proseguito Speranza- è ancora indispensabile il distanziamento, l’utilizzo delle mascherine, l’igiene personale, evitare gli assembramenti, restare a casa ed avvisare il medico immediatamente ai primi sintomi. Per questo bisogna continuare a rispettare rigorosamente le misure di quarantena. Per questo non bisogna abbassare la guardia nel rispetto dei protocolli di sicurezza definiti per la riapertura delle attività produttive, commerciali, e le altre attività autorizzate. Per questo bisogna continuare le attività di screening e contact tracing, anche con le nuove tecnologie e con l’analisi sierologica in corso. Occorre tenere alto il numero dei tamponi effettuati soprattutto per ricercare possibili focolai laddove il Covid ci ha fatto più male. Per questo non bisogna esitare nemmeno un secondo- ha infine concluso il ministro- a prendere nuovi provvedimenti rigorosi laddove se ne manifesti la necessità”.


“SERVE LIMPIDA DIALETTICA TRA MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE”

“Serve una limpida dialettica tra maggioranza ed opposizione, tra forze che a diversi livelli istituzionali hanno, nella gestione della sanità, rilevanti e concorrenti responsabilità di governo, così come definito dall’articolo 117 della nostra Costituzione. Per me la collaborazione non è una scelta, ma un vero e proprio obbligo istituzionale“., dice Speranza.

“Una forte sinergia istituzionale e sociale è la bussola che può consentirci di attraversare la terribile tempesta che, passo dopo passo, stiamo cercando di mettere alle nostre spalle- ha proseguito Speranza-. Sarebbe un errore imperdonabile illudersi che la nostra prossima navigazione sia scevra da ulteriori rischi e soprattutto, passate le giornate più drammatiche della burrasca, dividerci immotivatamente nell’azione di rilancio e riforma del nostro Servizio sanitario nazionale”.

“FARE TESORO ESPERIENZA, COSI’ SUPERIAMO LIMITI EMERSI”

“Adesso abbiamo l’obbligo di fare tesoro dell’esperienza, di valorizzare e mettere nelle condizioni di lavorare meglio tutto il personale sanitario e di correggere e superare i limiti che l’emergenza ha messo in evidenza”, dice ancora Speranza. “Dobbiamo farlo con equilibrio- ha proseguito Speranza- consapevoli del lavoro che, in condizioni inedite e drammatiche, le istituzioni repubblicane nel loro insieme hanno svolto, senza giudizi autolesionisti che fanno male all’Italia, ma anche senza chiudere gli occhi dinanzi a quello che non ha funzionato come sarebbe stato necessario. Non dobbiamo perdere la memoria”.

“AL LAVORO PER GARANTIRE RIAPERTURA SCUOLE IN SICUREZZA”

“Il governo è al lavoro per garantire la riapertura in piena sicurezza di tutte le scuole a partire dal mese di settembre. La mia opinione è che questa riapertura rappresenti la priorità assoluta su cui concentrare tutta la nostra attenzione e tutte le nostre risorse”, dice ancora Speranza. “Il diritto all’istruzione dei nostri figli, garantito dalla Costituzione, è il fattore essenziale per il futuro del nostro Paese- ha proseguito Speranza- Come è evidente la prudenza resta per me la regola fondamentale perché non saremo definitivamente ‘sicuri’ senza il vaccino, che è lo strumento principe per sconfiggere definitivamente questa pandemia”. Il ministro ha infine fatto sapere che si sta lavorando a “specifiche modalità utili a consentire l’apertura in sicurezza dei centri estivi già autorizzati a partire dal 15 giugno. Particolare attenzione deve essere data alle attività relative alla cruciale fascia di età 0-3 anni”.

“PER SPOSTAMENTI EXTRA SHENGEN REGOLE SIANO PRUDENTI”

“Uno dei nodi più rilevanti riguarda gli spostamenti internazionali da e verso i paesi extra Shengen. La mia opinione è che il quadro epidemiologico mondiale non offra ancora sufficienti garanzie per una apertura senza regole prudenziali già dal 15 giugno”, dice Speranza.

“I dati che arrivano da molte aree del mondo, in particolare dalle Americhe e dall’Oriente- ha proseguito Speranza- segnalano una crescita preoccupante del contagio che non possiamo permetterci di sottovalutare. In Europa le cose vanno meglio. Ma il quadro globale è ancora molto complesso”.

OK CAMERA A RISOLUZIONE MAGGIORANZA, OPPOSIZIONI SI ASTENGONO

Via libera alla risoluzione della maggioranza seguita alle comunicazioni del Ministro della salute sul contenuto dei provvedimenti di attuazione delle misure di contenimento per evitare la diffusione del virus Covid-19, con 254 sì, 193 astenuti e nessun contrario.

Tutti i gruppi di opposizione infatti hanno cambiato il loro parere contrario in quello di astensione dopo che il ministro della salute Roberto Speranza è intervenuto in aula per inserire nella risoluzione Delrio, Fornaro, Crippa e Boschi “un terzo impegno: a dare la massima priorità al lavoro preparatorio in vista della apertura delle scuole a settembre, che dovrà avvenire in piena sicurezza”.

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