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Rocca di Papa, rintracciati in Molise gli operai al lavoro prima dello scoppio: “Non siamo scappati”

Ieri lo scoppio che ha causato il grave ferimento del sindaco di Rocca di Papa e di altre 7 persone, tra cui 3 bambini

Pubblicato:11-06-2019 12:23
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:23

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ROMA – Ruota intorno a tre persone l’indagine dei Carabinieri della Compagnia di Frascati coordianti dalla Procura di Velletri, sull’esplosione avvenuta ieri nel palazzo comunale di Rocca di Papa che ha causato il ferimento di diverse persone, tra cui il sindaco e tre bambini di un vicino asilo.

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Sotto la lente, gli attimi immediatamente precedenti allo scoppio, quando gli addetti di una ditta appaltatrice impegnati in uno scavo, hanno causato la rottura accidentale di una condotta del gas.


Secondo quanto ricostruito finora, gli operai dopo aver tamponato la tubatura con una riparazione di fortuna, hanno chiamato l’Italgas per chiedere un intervento e subito dopo si sono allontanati. Come accertato, la riparazione non avrebbe retto, rilasciando il gas nell’aria e in particolare all’interno della palazzina del Comune che dopo essersi saturata è esplosa.

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Quando i Carabinieri della Compagnia di Frascati sono intervenuti, la caccia agli operai è scattata subito. I tre sono stati rintracciati nel pomeriggio all’altezza di Isernia e invitati a far rientro subito a Rocca di Papa, dove intanto la macchina dei soccorsi si era messa in moto.

I tre sono stati ascoltati durante tutta la serata di ieri dai Carabinieri del Nucleo investigativo di Frascati. Ore di racconti, che in questo momento si trovano sul tavolo del Procuratore di Velletri.

I TRE INDAGATI: NON SIAMO SCAPPATI

Nessuna fuga. Si erano allontanati dal cantiere di Rocca di Papa perché, a loro dire, dopo avere effettuato l’intervento di emergenza per tamponare la perdita di gas sulla conduttura danneggiata poco prima e avere dato l’allarme, non c’era più molto da fare. “Anzi- hanno detto al procuratore di Velletri, Francesco Prete- rischiavamo di intralciare l’intervento dei tecnici del gas con il nostro camion”. Con queste parole i tre indagati per l’esplosione della palazzina comunale di Rocca di Papa, due geologi e il legale rappresentante di una ditta di Frosinone, hanno spiegato agli inquirenti il motivo per cui non si trovassero nella cittadina dei Castelli Romani al momento dello scoppio che ha causato 16 feriti. I loro nomi sono finiti sul registro degli indagati per i reati di disastro colposo, lesioni gravi e gravissime.

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