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Le associazioni escluse dall’Estate Romana preparano il ricorso

Tiziano Panici (Dominio Pubblico): "Invitiamo l'assessore Luca Bergamo a considerare nuove modalità di lavoro"

Pubblicato:11-06-2019 11:35
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:23

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ROMA – Conferenza stampa ‘amara‘ quella di Dominio Pubblico. Il Festival della creatività under 25 infatti, non è stato ammesso al bando dell’Estate Romana del Comune di Roma.

“Ci siamo ritrovati tra i progetti non ammissibili insieme ad altre associazioni che sono state escluse per l’articolo 8.E”, ha detto il direttore artistico Tiziano Panici.


In particolare, a rendere inammissibili per il bando del Comune di Roma, Dominio Pubblico e altre associazioni, è stata una clausola dell’articolo che secondo Panici, non era errata ma “andava specificata molto bene nel regolamento prima della compilazione”.

“L’azione del Comune non è tecnicamente e burocraticamente sbagliata- ha detto il direttore- ma io non sono un legale e non sono in grado di prepararmi in maniera adeguata per un processo di questo tipo, se non ne vengo informato prima. Questa è la cosa che io e le altre associazioni non ammesse rivendichiamo e che abbiamo presentato ai nostri avvocati e probabilmente presenteremo come ricorso alla pubblica amministrazione. Al di là della bagarre- spiega Panici- il danno grave è che è normale per le associazioni culturali presentare più progetti, perché noi non abbiamo stipendio, questo è il nostro modo di gareggiare ai fondi pubblici e portare avanti i processi creativi. Guarda caso le associazioni escluse sono tutte associazioni virtuose, mentre la graduatoria dell’Estate Romana di quest’anno ha incluso soggetti che non erano mai stati ammessi, che non è un male, ma dimostrano ancora debolezze nell’offerta e nella proposta culturale. Io penso che l’amministrazione debba far rispettare le regole, ma anche dare la possibilità di valutare i progetti culturali, perché il nostro primo obiettivo deve essere fare dei bei progetti poi l’amministrazione può valutarli e stabilire se sono o non sono degni di essere finanziati”. E conclude: “Invito l’amministrazione e l’assessore alla cultura Luca Bergamo a riconsiderare, insieme a chi questi processi li subisce e li costituisce ogni anno, una nuova modalità di lavoro e pensare la cultura insieme per questa città”.

Il nome dell’assessore Bergamo tona anche nelle parole del vicepresidente di Dominio Pubblico, Fabio Morgan. Che ricorda il caso del Cinema America: prima l’assessore era avverso al progetto, dice Morgan, ma dopo pesanti critiche ed insulti, quest’anno è andato alla loro conferenza stampa…

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