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Le donne del Pd difendono Merola: “La Lega è nata celodurista”

Le donne di centrosinistra si scagliano contro Lucia Borgonzoni per l'accusa di "maschilismo" nei confronti del sindaco

Pubblicato:11-06-2016 13:11
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:51

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Bologna - Borgonzoni-Merola a E'Tv 2BOLOGNA – Le donne di centrosinistra si scagliano contro Lucia Borgonzoni per l’accusa di “maschilismo” nei confronti del sindaco Virginio Merola. Oltre a ricordare l’impegno del primo cittadino Pd a favore delle iniziativa anti-violenza e contro le discriminazioni, le sostenitrici del sindaco uscente rinfacciano a Borgonzoni la sua appartenenza alla Lega.

“Viene da un partito che per anni ha parlato di celodurismo, ma si faccia un po’ i conti in casa”, è l’invito della presidente del Consiglio comunale uscente Simona Lembi, in un video postato su Facebook nel quale se la ride per l’accusa della esponente del Carroccio, arrivata ieri durante il match tv con Merola. Per Federica Mazzoni, responsabile donne Pd e neo-eletta in Consiglio, “accusare Virginio Merola di essere maschilista è ridicolo. Nessun sindaco più di lui si è speso contro la violenza alle donne e per una vera parità di genere che perseguirà anche nei prossimi cinque anni. Non basta essere donna per essere dalla parte delle donne”. Mazzoni aggiunge: “Mi preme anche ricordare che Borgonzoni, tra le liste in suo appoggio, aveva un candidato che, per catturare l’attenzione in campagna elettorale, ha scelto di usare in maniera strumentale e volgare l’immagine di un fondoschiena di una donna. Mi chiedo: come è possibile, ancora oggi, che ci siano persone che considerano la donna nient’altro che un oggetto?”. Sullo stesso episodio, che ha visto protagonista Mario Turrini di “Uniti si vince”, insiste anche la ex coordinatrice di Sel Egle Beltrami.

“Merola sarebbe maschilista perchè non gira con tante donne. I candidati della Borgonzoni invece mettono i sederi nudi sui manifesti per attirare l’attenzione. Ma veramente sta succedendo questo?”, si chiede la ex vendoliana sul suo profilo. Poi precisa: a Beltrami interessa “evitare che un’incapace leghista che non riesce a mettere insieme una frase di senso compiuto e ha proposte indecenti per la città diventi sindaco”.


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