NEWS:

Europei di calcio, DIRE…tta dal bar: cronaca e commenti dei fanatici del pallone Diego&Pedro/3

di Matteo ‘Pedro’ Pedrini Euro 2016 è appena cominciato e già dopo la

Pubblicato:11-06-2016 10:26
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:51

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

di Matteo ‘Pedro’ Pedrini

Euro 2016 è appena cominciato e già dopo la prima partita si candida ad essere il più bel Campionato Europeo dell’anno.

Il presidente francese François Hollande, sostituito per motivi di sicurezza dal suo sosia ufficiale Gianni Fantoni, non ha comunque voluto perdersi l’esordio della sua nazionale: travestito da omino delle bibite, ha seguito la partita senza mettere a repentaglio la propria incolumità, vendendo lupini e Caffè Borghetti e portandosi a casa anche 38 euro e 70, lasciando il corpulento comico emiliano a fare gli onori di casa in tribuna autorità. In cambio dell’immenso rischio corso, Fantoni è stato remunerato, come da contratto, con il 20% dell’incasso derivato dalla vendita di lupini e Caffè Borghetti.


Intelligence transalpina Uno, ISIS zero.

Intelligence transalpina Uno - ISIS Zero

Intelligence transalpina Uno – ISIS Zero

La cerimonia inaugurale si è svolta su di un tappeto raffigurante un enorme labirinto. A furia di essere calpestato, il labirinto si è infiammato e lo stadio ha iniziato ad avere dei capogiri che te li raccomando. Un elicottero ha poi calato dal cielo una enorme compressa di Vertiserc 16 mg e la situazione si è brillantemente risolta.

Ad allietare gli spettatori di tutto il mondo, una trovata davvero spiazzante: centocinquanta ballerine di Can-Can. In Francia. Chissà come è venuto in mente al direttore artistico della cerimonia. Me lo immagino a spremersi. Le notti insonni. Le tazze di caffè. Le lacrime. I sacrifici. La famiglia trascurata. La moglie che lo lascia. Il cane che prende i pappataci. La disinfestazione. Forse sto divagando. Senza dubbio. Dicevo dell’idea. All’improvviso. Fulminea. Geniale: centocinquanta ballerine di Can, Can. Come se a Italia ’90 noi avessimo schierato centocinquanta Pulcinella a suonare il mandolino o centocinquanta indagati sereni in attesa di prendere visione delle carte.

Poi è arrivato David Guetta con le sue cuffie sceniche col jack staccato, i suoi pirulini mossi a caso e le sue manine battute a tempo. Alla Norimberga dei musicisti sarà senza dubbio tra i principali imputati per appropriazione indebita del verbo “suonare” da parte dei deejay. I deejay non suonano, buon dio: i deejay muovono i pirulini. A danzare intorno a lui, una ragazza travestita da bocca, una da Tenerone del Drive In e una vagonata informe di ulteriori cose a caso.

A porre fine all’imbarazzo generale sono dovuti giungere tre caccia dell’esercito francese, fatti decollare da Gianni Fantoni in persona, i quali hanno sparso scie kimike (CONDIVIDI SE SEI D’ACCORDO!!!11!!!1) su tutta Parigi per poi abbattere David Guetta e la sua carovana di mentecatti con missili non solo intelligenti, ma anche dotati di buon gusto.

La partita di fotbal

Stade de France, Saint – Denis, Laboratoire Garnier Paris,

Oui, je suis Catherine Deneuve

FRANCIA 2 – ROMANIA 1

(57′ Giroud, 65′ Stancu (R), 89′ Payet)

Dopo gli inni nazionali – la consueta “Marsigliese” per les blues e “Romania mia” dell’Orchestra Casadeu per i caucasici – succedono delle cose che non sto qui a dirvi. La Romania di Iordanescu ha subìto solo due reti in tutte le qualificazioni verso questo Europeo e non si pensi che sia perché parcheggiano il pullman della squadra davanti alla porta: si difendono da Dio, uniti come un sol uomo, pronti a ripartire in contropiede. La Francia di Deschamps è ottima in tutti i reparti, ma non ha nessuno fortissimo a parte Grace Jones Pogba (che però, ‘sto essere un fenomeno, dovrà pur anche iniziare a farlo vedere). Infatti per passare in vantaggio ha bisogno di un gol irregolare: Giroud commette una carica al portiere solare su un cross da destra, incorna e segna. Ma in fondo va bene così: il portiere romeno Tatarusanu (che si può pronunciare Papa Luciani, tanto suona uguale) esce con il vigore del Signor Burns e si merita il gol. Lì, i portieri di una volta – un Seba Rossi, un Mazzantini, un Giaguaro Castellini a caso – avrebbero trasformato l’attaccante avversario in un quadro di Picasso.

Fotomontaggio realizzato con un Motorola 8700

Fotomontaggio realizzato con un Motorola 8700

La Romania però è squadra vera, si rimbocca le maniche e pareggia con un rigore netto che Stancu realizza spiazzando Lloris.

Ma il 2016 sportivo è l’anno delle favole. La storia di Dimitri Payet non fa eccezione. Nato e cresciuto nell’Isola di Riunione – che dai dimmi dov’è – viene notato dal Le Havre ancora ragazzino, va in Francia, poi torna a Riunione, poi sbrocca, poi si incazza con tutti, poi torna in Francia, poi non gioca, poi gioca ma si deprime, poi finalmente trova uno più squilibrato di lui (l’allenatore Marcelo Bielsa, detto El loco, appunto) che a Marsiglia gli dice “vai in campo e fai il cazzo che ti pare”. E Dimitri esplode. Lo compra il West Ham, fa il panico in Premiere distinguendosi come cecchino sui calci piazzati. Ed eccoci a stasera. E’ l’89’ e Payet fa l’unica cosa davvero utile per un giocatore di fotbal: tirare fortissimo nell’angolino. Papa Luciani neanche la vede partire. Dueauno. Finita. No, c’è il tempo per l’uscita dal campo per l’ex ragazzo problematico di Riunione. Mentre esce sostituito, mentre novantamila persone lo applaudono e lo osannano, mentre tutta la Francia lo ringrazia da casa o dalle piazze, Dimitri Payet da Riunione, rivede tutti i casini che ha dovuto affrontare, molti creati da lui stesso. E scoppia a piangere. E vorrebbe evitare. Ma non ce la fa proprio.

Che cos’è il calcio? E’ un pallone e quella lacrima di Dimitri Payet.

Dimitri Payet esce emozionato. Alle sue spalle, Deschamps ha appena pestato l'emozione di Payet

Dimitri Payet esce emozionato. Alle sue spalle, Deschamps ha appena pestato l’emozione di Payet

I peggiori: Pogba (Fra) e Papa Luciani (Rom)

I migliori: Payet (Fra) e Chiriches (Rom)

Se questa partita fosse una canzone: “Chi non salta” di Edoardo Bennato cantata da Dimitri Payet.

Link:

Commento tecnico del Nonno Raoul: “La Francia l’ha fat fadiga e l’ha vint par ‘na sguerza” (La Francia ha faticato e ha vinto per un evento fortuito che difficilmente sarà ripetibile).

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it