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Covid, da Fratelli d’Italia una mozione per riaprire tutto: giovedì il voto in Senato

Giorgia Meloni torna a sfidare la maggioranza e in particolare la Lega

Pubblicato:11-05-2021 14:00
Ultimo aggiornamento:11-05-2021 14:00

giorgia meloni
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ROMA – Via il coprifuoco, via la mascherina all’aperto (ma sempre nel rispetto del distanziamento), via le limitazioni alle visite in case private (ancora in vigore), ma soprattutto “rendere immediate le riaperture” di tutte le attività commerciali “anche al chiuso”.

Fratelli d’Italia torna a sfidare la maggioranza e in particolare la Lega. Giovedì, in Senato, si voterà la mozione a prima firma del capogruppo Luca Ciriani in cui s’impegna il governo in quattro punti. Coprifuoco, mascherine, visite private e riaperture: il primo e l’ultimo, in particolare, sono i punti su cui Matteo Salvini (e anche Forza Italia) stanno pressando da tempo il governo. La mozione di Fdi si voterà a palazzo Madama giovedì mattina.

Due settimane fa, una mozione simile che chiedeva di cancellare il coprifuoco, mandò in tilt la maggioranza. Lega e Forza Italia erano favorevoli alla richiesta di Fdi e anche Italia Viva aveva prestato orecchie attente. Alla fine la maggioranza trovò un’intesa, sulla spinta di quello che Salvini definì “il centrodestra di governo”, con una mozione che impegnava il governo a rivedere il coprifuoco entro maggio in base ai dati epidemiologici. Ora il partito di Giorgia Meloni torna all’attacco. Soprattutto su due punti. Chiedendo al governo, si legge nel testo della mozione, di “rimuovere l’inutile misura del coprifuoco alle 22” e a “rendere immediate le riaperture di tutte le attività commerciali, degli impianti sportivi, delle attività di ristorazione anche al chiuso e dei luoghi della cultura, biblioteche, teatri, cinema, musei, ove siano disposte adeguate misure anticontagio e nel rispetto dei protocolli di sicurezza”. Inoltre, Fdi chiede al governo di “chiarire che l’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie anche all’aperto si impone solo e soltanto non sia possibile assicurare una distanza interpersonale di almeno un metro”.


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