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I superfisici del mondo scelgono il Porto vecchio di Trieste come ‘casa’

L'Unione internazionale di fisica pura e applicata (Iupap) entro il 2021 trasferirà i suoi uffici dal Giappone nella Sottostazione Elettrica

Pubblicato:11-05-2021 13:40
Ultimo aggiornamento:11-05-2021 13:40

assessore regionale all'Istruzione friuli venezia giulia Alessia Rosolen
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TRIESTE – Il Porto vecchio di Trieste, l’antico scalo nel cuore della città, sdemanializzato e in fase di ristrutturazione, continua ad attrarre nuove realtà. Dopo musei, centri congressi e altri contenitori culturali, questa volta è il turno degli uffici dell’Unione internazionale di fisica pura e applicata (Iupap) con la nuova sede prevista nella Sottostazione Elettrica. E in una città ricca di enti scientifici si tratta di un importante insediamento, ha ricordato oggi, durante una conferenza stampa, l’assessore regionale all’Istruzione Alessia Rosolen, che ha spiegato come Iupap “rappresenta i fisici a livello globale, è la dimostrazione della forza attrattiva di Trieste e della sua straordinaria comunità scientifica in grado di fare sinergia e di creare reti di collaborazione per raggiungere obiettivi di grande rilievo”. Per Rosolen è anche un ulteriore e importante “riconoscimento per questa città che ospita un numero di ricercatori fuori dal comune”.

Il trasferimento degli uffici dello Iupap dall’attuale sede di Singapore al nuovo sito di Trieste sarà graduale, conclusa entro il 2021. Segretario Generale sarà Stefano Fantoni. Obiettivo dell’ente è promuovere la collaborazione internazionale nella fisica, organizzare e sponsorizzare meeting internazionali, promuovere la libera circolazione degli scienziati, incoraggiare la ricerca e l’insegnamento, e accordi internazionali sull’uso dei simboli e delle unità fisiche.

Lo Iupap è stato fondato nel 1922 a Bruxelles con 13 nazioni aderenti e ha avuto come suo primo presidente il premio Nobel britannico William Bragg. Le nazioni aderenti sono attualmente 60. L’assessore Rosolen ha ricordato inoltre che la Regione, attraverso il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), punta a creare un polo nazionale di “Alta Tecnologia quantum computing” e con nuove strutture di eccellenza scientifica, che troveranno posto sempre in Porto Vecchio. Così come è il progetto North-Adriatic Summer Institute (Nasi), promosso dalla Fondazione Internazionale di Trieste per il progresso e la libertà delle scienze (Fit), un maxi laboratorio dedicato alla Scienza della sostenibilità e delle sue applicazioni.


Per il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, intervenuto alla conferenza, il Porto vecchio è sempre più un attrattore per imprese e realtà di diverso tipo, “crea un grandissimo interesse, in costante crescita, tanto che ogni settimana- spiega- ci sono contatti o incontri, con chi vorrebbe insediarsi in questo spazio che rappresenta un rilancio per la città”. Secondo il primo cittadino anche per l’appeal dell’antico scalo “Trieste– sottolinea- ripartirà dopo la pandemia prima di altre città italiane”.

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