NEWS:

Zaia spinge per le riaperture il 18: “Sennò è ecatombe”

"Contro l'eventuale re-infezione autunnale abbiamo un piano", spiega il governatore del Veneto. Piano che comprende anche la banca del plasma

Pubblicato:11-05-2020 11:58
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:17

luca-zaia
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

VENEZIA – Oggi alle 18 si terrà la videoconferenza tra i presidenti di Regione e il governo, e “l’oggetto della discussione sarà la riapertura di tutte le attività economiche il 18 maggio“. Lo annuncia il presidente della Regione Veneto, oggi in conferenza stampa dalla sede della Protezione civile regionale, a Marghera. Ovviamente la riapertura dovrà avvenire “nel rispetto degli indicatori sanitari e coscienti del fatto che bisogna portare la mascherina”, precisa Zaia spiegando che “non è un’occasione per fare prove muscolari, è un percorso che abbiamo iniziato a fianco del Governo e vogliamo finirlo a fianco del Governo”, che del resto “ha dato velocemente disponibilità ad incontrarci”.
Sembra quindi probabile che all’incontro parteciperanno anche il ministro agli Affari regionali Francesco Boccia, e “immagino anche il presidente Conte”. Perché quella da affrontare è “un’attività fortemente chirurgica, si va verso un abito sartoriale”.

L’idea delle Regioni, ad ogni modo, è quella di riaprire tutto il 18, comprese le palestre e le attività relative al turismo. “Il 1 giugno sarebbe un’ecatombe, non ce la faremmo ad arrivare”, avverte Zaia. Per quanto riguarda gli spostamenti tra Regioni, “stiamo lavorando ad un’idea, ci vuole supporto scientifico e sanitario e accordo tra le Regioni, quantomeno per le province confinanti”, conclude Zaia. Ma “le cose sono molto delicate perché ci sono differenze tra i territori”.

“LA SITUAZIONE E’ CONTROLLABILE”

“I dati sono inconfutabilmente positivi, stiamo andando verso la negativizzazione del sistema sanitario”, afferma Zaia, presentando i dati del bollettino di questa mattina, che registra 11 nuovi casi per un totale di 5.460 soggetti attualmente positivi, 721 ricoverati (di cui 321 negativizzati) e 75 pazienti in terapia intensiva (di cui 37 negativizzati). “Noi facciamo un tampone ogni 10 giorni ai medici in prima linea e un tampone ogni 20 giorni a sistema sanitario e case di riposo. Su 1.200 tamponi effettuati in sanità hanno trovato tre positivi, quindi meno del 3 per 1.000… Stiamo andando verso una situazione di controllabilità”, conclude Zaia.


“PIANO CONTRO RE-INFEZIONE AUTUNNALE”

“Noi stiamo preparando piano di azione per la possibile, ma non certa, reinfezione autunnale… Abbiamo un piano con lo schieramento dell’artiglieria pesante e in questo piano rientra anche la banca del plasma“, spiega Zaia.”La partita del sangue è importante, se a ottobre fosse definito che una delle cure è quella col plasma io, soggetto attuatore, non mi posso permettere di non avere le scorte”, continua Zaia spiegando che “ai cittadini guariti arriverà una lettera e verrà chiesto di sottoporsi al prelievo del sangue preventivo”. Ciò servirà a verificare il carico anticorpale perché in alcuni casi, ad esempio gli asintomatici o chi ha avuto il covid in forma lieve, il carico anticorpale è troppo basso ed il plasma non può essere usato.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it