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Congo, un porto di Brazzaville rinasce grazie al Marocco

3 mln di euro per Yoro, dove lavorano 3.500 pescatori e venditori

Pubblicato:11-05-2018 09:40
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:52
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ROMA – Il porto di pesca di Yoro, nella capitale congolese Brazzaville, rinascera’ grazie a un progetto dell’Onu finanziato anzitutto dal re del Marocco, Mohammed VI. La citta’ sorge sul fiume Congo e il vecchio porto si trova nella zona popolare dove, riferiscono i portali di informazione locali, fango e spazzatura fanno da sfondo al mercato del pesce. Lo sviluppo della zona, con un investimento pari a quasi tre milioni di euro, rientra nel progetto Fondo blu per il bacino del fiume Congo, istituito a Marrakech nel 2016 durante la Conferenza Onu sul clima. Il piano mira a “preservare e sviluppare in maniera sostenibile la regione del secondo polmone verde del pianeta dopo la foresta Amazzonica”.

Secondo il presidente della Camera di commercio della capitale, Paul Obambi, Yoro e’ un porto “storico” e “la sua riabilitazione offre alla zona un valore sia economico che culturale”. I lavori, al via alla presenza del capo di Stato congolese Denis Sassou Nguesso e del re Mohammed VI, dureranno due anni e prevedono il risanamento delle botteghe dei pescatori, la costruzione di officine per la riparazione delle barche e una fabbrica che produce ghiaccio, necessario per la refrigerazione e la conservazione del pescato. Del progetto dovrebbero beneficiare circa 500 pescatori e 3mila venditori, in maggioranza donne.


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