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Lorenzin: “Per fare un figlio serve uno stipendio da ministro”

Ap alla Camera illustra le proposte in materia di politiche familiari in vista della prossima legge di bilancio

Pubblicato:11-05-2017 10:48
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:12

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ROMA – Tra il corredo per il neonato, le spese mediche, l’asilo nido e la benzina oggi “ci vuole uno stipendio da ministro” per fare un figlio. Lo dice la ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, nel corso di una conferenza stampa di Ap alla Camera nella quale sono state illustrate le proposte in materia di politiche familiari in vista della prossima legge di bilancio.

“LO STATO AIUTA CHI FA FIGLI”

Vogliamo che la famiglia diventi centrale nel dibattito politico– continua Lorenzin- la nostra battaglia culturale sulla demografia non ha nulla di naif, siamo in ritardo di almeno 15 anni sulle politiche prenatali” che sono “necessari e vitali per garantire all’Italia un sistema economico e di welfare sostenibile”.

La ministra rivendica il bonus da 800 euro per ogni nuovo nato e il voucher asilo nido da mille euro e spiega che non sono state introdotte soglie di reddito per “tenere dentro tutto il ceto medio”.


Su questo il capogruppo Maurizio Lupi aggiunge: “Ci siamo presi la responsabilità politica di questa scelta, lo Stato sostiene chi dà un contributo sociale mettendo al mondo dei figli“.

Il gruppo di Ap, spiega Lupi in conferenza stampa, consegna ai ministri Enrico Costa e Lorenzin le proposte sulla famiglia che “chiediamo entrino nella prossima legge di bilancio”.

Si tratta del ‘fattore famiglia’: robuste detrazioni Irpef parametrate sul numero dei figli a cui si legherà la riforma dei ticket.

Quindi contributi figurativi a fini pensionistici per incentivare il lavoro part time delle mamme e un sostegno sempre tramite contributi figurativi per i primi due anni del neonato. Infine una proposta sul congedo parentale: la possibilità di scelta tra 6 mesi retribuiti al 30% o 3 mesi al 60%. Il ministro degli Affari regionali con delega alla Famiglia, Enrico Costa, conclude: “Le norme in legge di Bilancio cominciano ad assumere i loro primi effetti con 65 mila domande già presentate per ottenere il bonus mamma. Inoltre entro il 18 maggio verrà pubblicato dall’Inps il regolamento per il voucher asilo nido“.

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