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Sanità. Ifo: “Entro giugno abbatteremo le liste d’attesa”

Registrato "un incremento di oltre il 30% di esami di tutte le attività diagnostiche" a quasi due mesi dall'inaugurazione della SPECT-TC

Pubblicato:11-05-2016 15:27
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:42

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Spect-Tc_ROMA – A quasi due mesi dall’inaugurazione della SPECT-TC agli Istituti Fisioterapici, una nuova tecnologia che unisce la tecnica tomografica (SPECT) alla tecnica di diagnostica per immagini (TC) e all’avvio di una riorganizzazione radicale del Servizio di Medicina Nucleare dell’Istituto Regina Elena, “siamo in grado di registrare un incremento di oltre il 30% di esami di tutte le attività diagnostiche. L’incremento, avviato a gennaio e consolidatosi a marzo, ci porterà entro giugno all’abbattimento delle liste di attesa”. Lo rivela Marta Branca, il commissario straordinario dell IFO (Istituti Fisioterapici Ospitalieri).

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Il servizio offre “priorità assoluta ai pazienti ricoverati, ma per i pazienti esterni il tempo di attesa in tutti i percorsi diagnostici (PET, Scintigrafie, Visite ambulatoriali) è diminuito del 50% dal mese di gennaio ad oggi. Con un ulteriore incremento del 25% negli esami PET- afferma- entro giugno riusciremo ad abbattere completamente le liste d’attesa per i pazienti provenienti da altri enti”. La SPECT- TC multislice a 6 strati, che “abbiamo inaugurato il 29 marzo scorso insieme al presidente Zingaretti, è solo la più recente dotazione dell’Unità di Medicina Nucleare dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena che per struttura, tecnologia e attività cliniche si pone all’avanguardia in campo nazionale e si attesta tra i reparti più grandi e moderni d’Europa. Quest’ultima acquisizione- spiega Branca- ci garantisce diagnosi più selettive e precoci, con un risparmio di studi diagnostici aggiuntivi. Oltre l’accuratezza diagnostica e la riduzione dei tempi di attesa del 30% per gli esami scintigrafici, garantisce minor dose di radiazioni per il paziente e minor esposizione per l’operatore, oltre alla notevole semplificazione del lavoro. A tutto ciò si associa anche il forte orientamento alla cultura della qualità impostata dal Servizio, punto di eccellenza evidenziato dalla commissione OECI che di recente ci ha riconosciuto come ‘Comprehensive Cancer Center'”.

Tutto ciò è frutto infine di un percorso di riorganizzazione che “abbiamo messo in atto fermamente convinti che ‘la Persona è prima di tutto’: i processi sono più scorrevoli, la formazione è continua per garantire personale sempre più specializzato, l’interazione ai vari livelli organizzativi è massima. La nostra stessa mission come IRCCS- precisa il commissario straordinario iFO- di svolgere cioè ai massimi livelli l’attività clinica, di ricerca e di formazione, è complessa e ci ‘obbliga’ a ripensare ed ottimizzare i processi organizzativi, a sperimentare innovazioni per poi collaudare modelli vincenti. Tutto ciò- conclude- sempre a beneficio del territorio e della sanità del Lazio”.

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