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Turismo, Franceschini: “Tassa di soggiorno non più sulle stelle, ma sul costo della stanza”

Attualmente viene calcolata sulle stelle degli alberghi, ma "ormai valgono molto di più i giudizi sul web"

Pubblicato:11-05-2016 11:23
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:42

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franceschini_scuola cinemaROMA  – “Serve una revisione dell’imposta di soggiorno che deve uscire dal riferimento alle stelle degli alberghi che e’ un sistema datato, ormai valgono molto di più i giudizi sul web. Bisogna prevedere che la tassa di soggiorno sia una percentuale del costo della camera. Questo garantisce maggiore equita’ e trasparenza e uguaglianza sulle regioni”. Lo ha detto il ministro dei Beni e delle Attivita’ culturali e del Turismo, Dario Franceschini, intervenuto alla presentazione del rapporto ‘Fattore sharing: impatto economico delle piattaforme digitali’ promosso da Airbnb.

Secondo Franceschini la tassa di soggiorno “va pagata insieme al conto della camera e non separatamente, in un secondo momento, come spesso avviene adesso. E’ una cosa che e’ capitata anche a me, ma che confonde i turisti“. Per quanto riguarda la modalita’ di pagamento, Franceschini ha detto che “fa bene Airbnb a farla pagare con la carta di credito che evita l’evasione”.

FRANCESCHINI: NON C’E’ CONTRASTO ALBERGHI-AIRBNB – “Non c’e’ contrasto o alternativa tra il sistema alberghiero tradizionale e l’airbnb. Sono due sistemi diversi che si possono integrare e possono convivere soprattutto in un Paese come l’Italia in cui i numeri del turismo crescono e cresceranno”.  Per quanto riguarda il lavoro del ministero per il settore, Franceschini ha detto che “vogliamo dare delle regole senza ingabbiare e ostacolare. Perche’ spesso anche con la buona volonta’ si scrive una regola che complica la vita. E invece, vogliamo regole trasparenti e chiare e il più possibile uniformi sul sistema nazionale. Abbiamo gia’ un tavolo con le Regioni sulla classificazione alberghiera, e stiamo ragionando con il direttore generale del Turismo del ministero, Francesco Palumbo, per fare un tavolo specifico con le Regioni sul tema airbnb- ha spiegato- in modo da costruire il più possibile, senza imporre, una sintonia e capire quali sono gli spazi in cui c’e’ una giusta autonomia territoriale e quali sono quelli in cui e’ utile avere un quadro generale formalizzato in una norma di legge”.


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