Sei arresti a Milano per l’omicidio del capo della Curva Nord

L'ultras dell'Inter Vittorio Boiocchi detto 'lo Zio' fu ucciso sotto casa il 29 ottobre 2022

MILANO – Sono un 41enne preso a Vibo Valentia, in Calabria, e un 30enne, catturato in latitanza a SvetiVlas in Bulgaria, i due killer sospettati di avere sparato a Vittorio Boiocchi, lo “Zio”, l’ex capo della curva Nord dell’Inter ucciso a pistolettate sotto casa il 29 ottobre 2022 quando, da poco uscito dal carcere, stava riprendendo in mano gli affari di bigliettazione e gestione parcheggi in mano agli ultrà, poi smantellati con gli arresti dell’inchiesta “doppia curva”.

Ad ordinare l’omicidio proprio il pentito Andrea Beretta, capo emergente della curva nord dell’Inter, ora autoaccusatosi di essere il mandante del delitto nelle dichiarazioni rese dopo l’arresto per l’omicidio a coltellate del rampollo di ‘ndrangheta Antonio Bellocco il 4 settembre scorso, compiuto da Beretta mentre Bellocco cercava a sua volta di eliminare il competitore. Il ritorno dello “Zio” dalla galera aveva scatenato una lotta selvaggia nella Nord: Beretta avrebbe pagato i killer 50 mila euro per eliminare Boiocchi, riassume la questura di Milano, in risposta alle “aspre contestazioni mosse dalla vittima sulla corretta contabilizzazione e quindi divisione dei proventi derivanti dalle attività economiche ed illecite”.

Particolarmente complicata la cattura del killer latitante in Bulgaria, braccato per quattro giorni dalla Divisione “Sirene” del Servizio Cooperazione Internazionale di Polizia, in collaborazione con uomini di stanza a Sofia. Gli altri quattro indagati sono tre cittadini italiani di 40, 50 e 62 anni raggiunti dall’ordinanza di custodia in carcere perché già arrestati per “doppia curva” e un 51enne, sempre italiano, arrestato nella fase successiva a riscontro delle dichiarazioni rese da Beretta.