OpenAI fa causa a Musk per… molestie

L'azienda madre di ChatGPT ha presentato una controquerela, chiedendo a un tribunale federale di impedirgli ulteriori azioni legali e pubbliche

Pubblicato:11-04-2025 11:51
Ultimo aggiornamento:11-04-2025 11:51
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Musk
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ROMA – La disputa tra OpenAI, lo sviluppatore di ChatGPT, e il co-fondatore Elon Musk ha raggiunto un nuovo livello con la presentazione di una controquerela da parte dell’azienda. OpenAI accusa il miliardario di molestie e ha chiesto a un tribunale federale statunitense di impedirgli ulteriori azioni legali e pubbliche ritenute dannose.

La genesi della controversia risale al 2015, anno in cui OpenAI fu co-fondata da Musk e dall’attuale amministratore delegato Sam Altman. Tuttavia, nel corso del tempo, visioni divergenti sulla direzione strategica dell’azienda, in particolare durante la sua transizione da entità non-profit a organizzazione a scopo di lucro, hanno portato a crescenti tensioni tra i due.

Circa un anno fa, Musk aveva intentato una causa contro OpenAI, sostenendo che la ristrutturazione aziendale avesse tradito la missione originaria di anteporre il beneficio dell’umanità alla ricerca del profitto. Sebbene questa prima azione legale sia stata ritirata a giugno, Musk ha successivamente presentato una nuova causa ad agosto.

Un episodio significativo nella crescente ostilità è stata l’offerta non sollecitata da 97,4 miliardi di dollari presentata da un consorzio guidato da Musk per acquisire OpenAI nel febbraio di quest’anno. L’offerta fu rapidamente respinta da Altman, che replicò pubblicamente con un commento sarcastico.

Nei documenti depositati presso il tribunale distrettuale della California, OpenAI ha dettagliato una serie di azioni intraprese da Musk che l’azienda considera “molestie”. Queste includono “attacchi alla stampa, campagne dannose trasmesse agli oltre 200 milioni di follower di Musk sulla piattaforma di social media da lui controllata, una richiesta pretestuosa di documenti aziendali, rivendicazioni legali moleste e un tentativo fasullo di accaparrarsi le risorse di OpenAI”.

Di conseguenza, OpenAI ha formalmente richiesto al giudice di intervenire per impedire a Musk ulteriori azioni di questo tipo e di ritenerlo responsabile per i danni già causati. L’inizio del processo con giuria è attualmente previsto per la primavera del 2026.

Elon Musk ha lasciato il consiglio di amministrazione di OpenAI nel 2018 e successivamente ha fondato la propria azienda di intelligenza artificiale, xAI. L’offerta di acquisizione di OpenAI di quest’anno era sostenuta da xAI e da diverse società di investimento.

Musk ha criticato apertamente OpenAI per aver creato una sussidiaria a scopo di lucro al fine di raccogliere capitali da investitori come Microsoft, allontanandosi a suo dire dalla missione iniziale di sviluppare un’intelligenza artificiale sicura per il bene comune. OpenAI, dal canto suo, ha giustificato il nuovo modello aziendale come necessario per sostenere lo sviluppo di modelli di intelligenza artificiale avanzati.

Recentemente, OpenAI ha concluso un round di finanziamento da 40 miliardi di dollari con SoftBank e altri investitori, portando la valutazione dell’azienda a 300 miliardi di dollari. L’azienda ha dichiarato che i fondi saranno utilizzati per avanzare ulteriormente nella ricerca sull’intelligenza artificiale e per sviluppare l’infrastruttura informatica necessaria a fornire strumenti più potenti ai suoi numerosi utenti.

OpenAI ha affrontato diverse sfide aziendali da quando ChatGPT ha guadagnato popolarità nel 2022, incluso il breve licenziamento e successivo reintegro del CEO Sam Altman nel 2023 a seguito di una decisione del consiglio di amministrazione.

La controquerela di OpenAI segna un’escalation significativa nella disputa con Elon Musk, portando la contesa su un piano legale e potenzialmente aprendo un lungo e complesso contenzioso.

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