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Milano – Si sviluppa tra Lombardia, Svizzera, Piemonte costeggiando il lago Maggiore. E d’altronde è il “Cammino del Lago Maggiore“, un percorso circolare di 240 chilometri che ora è ‘pronto’ dopo due anni di lavoro preparatorio. Le prime giornate di cammino aperte a tutti prenderanno il via il 24 aprile e si concluderanno dopo 11 tappe il 4 maggio successivo, come fa sapere dice Elena Castiglioni di Archeologistics, impresa sociale che gestisce l’Eremo di Santa Caterina del sasso dal luglio 2023. E una grande mappa, appesa proprio alla Cascina del Quiquio all’Eremo di Santa Caterina, ha mostrato il percorso che “non rimane sempre e solo lungo la sponda del lago– come spiega Elia Origoni, accompagnatore di media montagna e socio di ‘tracciaminima’- le montagne che circondano il lago Maggiore ci invitano a rimanere a mezza costa, anche per evitare il caldo e l’asfalto eccessivi che subiremmo rimanendo sempre a ridosso del lago. Questo ci permette anche di attraversare piccoli paesi e comunità dove il cammino può essere compreso e accettato positivamente, perché propone una forma più lenta e profonda di turismo e di contatto con luoghi e persone”.
Si tratta di un Cammino più adatto ai mesi primaverili o autunnali che non a quelli estivi. Per chi si volesse iscrivere alle giornate di cammino è possibile farlo attraverso i siti www.tracciaminima.it oppure www.camminilagomaggiore.it. Per l’Eremo di Santa Caterina www.eremosantacaterina.it. Chi si incamminerà dal 24 aprile aiuterà la raccolta di dati e informazioni utili da poi pubblicare online.
“Condividiamo la filosofia di ‘tracciaminima’ che si occupa di rigenerazione territoriale e turismo lento e lo fa attraverso progetti partecipati– dice ancora Castiglioni- e vorremo contaminare la vita dell’Eremo, uno dei monumenti più visitati del lago Maggiore con importanti picchi di turismo nei mesi estivi, proprio in questo senso: più tempo per incontrarsi, lentezza nel raggiungere le mete, una distribuzione delle presenze in tutto l’anno e non solo nei mesi caldi estivi”.
L’Eremo è un luogo storico “che gode anche di un contesto paesaggistico stupendo– prosegue- e vorremmo che diventasse una porta di ingresso a tutto il territorio circostante: il cammino, le visite condivise con altri luoghi culturali del territorio, le occasioni di incontro con i piccoli produttori agricoli e biologici del territorio, le camminate da e verso l’Eremo sono tutte azioni che vanno in questo senso. Con il supporto di Provincia di Varese vorremmo davvero rendere l’Eremo un luogo sostenibile, di riferimento e di orgoglio per le comunità circostanti”. Ad oggi l’Eremo gode già di alcuni primati: unico luogo culturale del lago Maggiore ad essere aperto 365 giorni l’anno è anche tra i pochi monumenti ad avere completa accessibilità per le persone con disabilità motoria, grazie all’ascensore scavato nella roccia e realizzato da Provincia di Varese nel 2009.
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