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A Rimini 36 casi di morbillo da dicembre, Ausl scrive a tutti: “Vaccinatevi”

Rimini corre ai ripari per fermare il focolaio epidemico in corso da dicembre: la maxi campagna di vaccinazione conta 3.663 lettere, due terzi delle quali già spedite

Pubblicato:11-04-2019 14:58
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:21

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RIMINI – Nel riminese, da dicembre, sono 36 i casi di morbillo registrati, “un focolaio epidemico” sul quale l’Ausl Romagna ha deciso di correre ai ripari con una campagna straordinaria di vaccinazione sia per gli adulti che per i giovani, con migliaia di lettere di invito. Il fatto è che gli interventi di sanità messi “tempestivamente” in campo a Rimini, spiega l’azienda sanitaria, sono stati di efficacia limitata, “a causa della bassa adesione dei contatti suscettibili alle misure di profilassi vaccinale post-esposizione, perché di convinzioni contrarie alle vaccinazioni (cosiddetti no-vax), fattore che ha portato negli anni a creare ampie sacche di popolazione non protetta per questa malattia”.

Intanto a Ravenna, dall’inizio dell’anno sono stati registrati otto casi di malattia, che però, rileva ancora l’Ausl, “apparentemente non sono correlati né fra di loro né al focolaio riminese”. L’Ausl, dunque, per aumentare il numero di persone vaccinate in tutta la Romagna, ha dato il via a una campagna di chiamata attiva per la vaccinazione nelle persone adulte che, se non già vaccinate e se non immunizzate in altro modo, potranno recarsi negli ambulatori dei vari territori per vaccinarsi gratuitamente. Se l’obbligo vaccinale per i bambini che vanno a scuola ha aumentato “in maniera significativa i tassi di copertura per questi target”, sintetizza l’azienda sanitaria, ha però “lasciato sostanzialmente inalterati i bassi tassi di copertura dei giovani adulti”. A Forlì, Cesena e Ravenna, quindi, si stanno inviando lettere di invito alle persone nate tra il 1980 e il 1989 (partendo dai nati nel 1989) per le quali non risulta in anagrafe vaccinale alcuna dose di vaccinazione antimorbillosa. La lettera spiega la malattia e le sue complicanze e i vantaggi individuali e collettivi della vaccinazione assieme alle indicazioni per la prenotazione del vaccino.

Finora sono state inviate 650 lettere di invito (250 a Ravenna e, 200 a Forlì, 200 a Cesena). Visto che però a Rimini il focolaio è ancora attivo, le misure sono diverse e più ampie. Il focolaio, chiarisce l’Ausl, riguarda infatti prevalentemente soggetti tra i 17 e i 20 anni per cui gli inviti si rivolgeranno prioritariamente a queste fasce d’età. La Pediatria di comunità, poi, sta inviando lettere per tutti i minori non vaccinati: sia quelli ripetutamente invitati e tuttora inadempienti, sia per i giovani tra i 16 e i 18 anni, che sono usciti dall’obbligo vaccinale. Il totale delle lettere è 3.663, i due terzi delle quali già spedite.


Passando agli adulti, il Servizio igiene pubblica, ha inviato le prime 1.700 buste ai maggiorenni partendo dai nati nel 2001. Per loro, tra l’altro, l’accesso alla vaccinazione è libero, senza bisogno di appuntamento, tutti i mercoledì dalle 9 alle 18 in via Coriano, oppure, in giornate e sedi diverse, su appuntamento tramite prenotazione Cup. La vaccinazione, gratuita, è trivalente, cioè protegge contro morbillo, parotite e rosolia.

“E’ evidente- sottolinea Raffaella Angelini, direttore del dipartimento di Sanità pubblica dell’Ausl Romagna- come la vaccinazione rappresenti un presidio fondamentale per la protezione dei singoli e della collettività. A fronte di una situazione molto difficile, in particolare in Romagna, abbiamo dunque deciso di attivare queste misure straordinarie, anche con l’obiettivo di avvicinarci, per quanto possibile alla soglia della cosiddetta ‘immunità di gregge’ grazie alla quale si possono proteggere anche quelle persone che, affette da alcune patologie, non sono nelle condizioni di potersi vaccinare e che, in questa situazione, sono fortemente a rischio”.

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