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Fusione nucleare, sarà Frascati ad ospitare DTT; Roma si sbriciola, 383 siti a rischio frane Congo, miliziani uccidono sei rangers Virunga

Edizione del 11 aprile 2018

Pubblicato:11-04-2018 08:41
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:45
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FUSIONE NUCLEARE, SARA’ FRASCATI AD OSPITARE DTT

La fusione nucleare, quella che accende il Sole e fornisce energia pulita, ri-parte da Frascati. Il consiglio di amministrazione Enea ha infatti individuato la località che ospiterà la Divertor Tokamak Test facility (DTT), il Centro di eccellenza internazionale per la ricerca sulla fusione nucleare. Sulla base dei requisiti tecnici, economici ed ambientali richiesti, il punteggio più elevato è andato al sito di Frascati, in provincia di Roma. Bocciate quindi le proposte presentate da Abruzzo, Campania, Emilia Romagna insieme alla Toscana, Lazio, Liguria (con due siti), Piemonte, Puglia e Veneto, l’infrastruttura sorgerà nel Lazio. “Adesso- dice il presidente dell’ENEA Federico Testa- si apre la fase dell’avvio operativo che richiederà il massimo impegno per garantire il rispetto della tempistica e degli adempimenti previsti, a cominciare dalla firma di un accordo con la Regione”. L’avvio dei lavori della DTT è atteso entro il 30 novembre prossimo con la previsione di concluderli in sette anni; saranno coinvolte oltre 1.500 persone di cui 500 direttamente e altre 1.000 nell’indotto con un ritorno stimato di 2 miliardi, a fronte di un investimento di circa 500 milioni con finanziamenti sia pubblici che privati.

ROMA SI SBRICIOLA, 383 SITI SONO A RISCHIO FRANE

Nella Capitale ci sono 383 siti soggetti a frane distribuiti su 28 zone a rischio, le più ‘pericolose’ concentrate a Roma Nord: la collina di Monte Mario, viale Tiziano, Monteverde Vecchio e Balduina. Molto diffuso anche il rischio di alluvioni ed esondazioni, che riguarda un territorio urbano di 1.135 ettari in cui vivono e lavorano circa 250mila persone, un’esposizione che risulta la più elevata d’Europa. È una situazione tutt’altro che rosea quella riportata nel primo ‘Rapporto sul rischio idrogeologico – Alluvioni, frane, cavita’ e acque sotterranee di Roma Capitale’. Nello studio non potevano mancare le voragini, una delle emergenze attualmente più sentite in città. Negli ultimi 8 anni il loro numero è aumentato in maniera esponenziale, passando da una media di 16 voragini all’anno registrata dal 1998 al 2008 fino a quella attuale di 90, con un massimo di 104 registrato nel 2013. Nel 2018 fino al 31 marzo se ne sono gia’ aperte 44.


R.D. CONGO. MILIZIANI UCCIDONO 6 RANGERS VIRUNGA

Cinque guardiaparchi sui 26 del parco nazionale dei Virunga, nella Repubblica Democratica del Congo, il più noto santuario dei Gorilla di montagna, sono stati uccisi in un agguato lungo una strada prossima alla frontiera con l’Uganda. Ucciso anche un autista, un settimo ranger è rimasto ferito ma è sopravvissuto. I sospetti delle forze di sicurezza congolesi sono ricaduti subito sui gruppi armati locali: il parco dei Virunga si trova nel Nord Kivu, una regione preda delle violenze di gruppi armati. I ranger potrebbero essere caduti nell’imboscata dei miliziani Mai Mai, segnalano dal parco, e con loro i ranger uccisi sino ad oggi sono ben 175, caduti mentre difendevano il ‘paradiso dei Gorilla di montagna’.

GRAN SASSO LAGA, INTERCETTATI 14 IBRIDI CANE-LUPO

Quattordici ibridi cane-lupo, tutti appartenenti al branco di Castel del Monte (L’Aquila), catturati, sterilizzati e rilasciati nel Parco Gran Sasso – Laga. Questo uno dei risultati del progetto LIFE+ ‘M.I.R.CO Lupo’, dove Mirco è un acronimo che sta per Minimizzare l’impatto del randagismo canino sulla conservazione del lupo in Italia. Mirco Lupo ha sviluppato un pacchetto di interventi scientifici e di protocolli operativi per la salvaguardia della specie dalla minaccia dell’ibridazione con il cane e per la riduzione del vagantismo e del randagismo canino. Un’azione a tutto vantaggio del lupo, spesso ingiustamente accusato di uccidere animali da allevamento scatenando la reazione di chi non vede l’ora di tornare a sparare a questa specie protetta. C’è anche la stima dei lupi presenti nel Parco del Gran Sasso Laga, per il 2017 si parla di venti nuclei riproduttivi, con circa 100-120 lupi, ma anche la stima degli ibridi, calcolati al 23% della popolazione.

PROGETTO TWEES, COMPETENZE ACQUE DA ITALIA A CINA

A due anni dalla firma conclusa la prima fase del progetto TWEES, che vede la Sogesid impegnata nell’assistenza tecnica – specialistica per la qualita’ idrica del distretto pechinese di Tongzhou, nell’ambito del programma di cooperazione tra il ministero dell’Ambiente e il governo di Pechino. Il progetto TWEES (‘Tongzhou Water Environment Evaluation and Strategy’) ha l’obiettivo di fornire assistenza tecnica altamente specializzata all’amministrazione Cinese per la riqualificazione ambientale e l’ottimizzazione della gestione dei corpi idrici del Distretto di Tongzhou, area importante per la nuova crescita della capitale. “Vogliamo mettere le competenze italiane nella gestione delle risorse idriche e nel risanamento a disposizione di un Paese in cui il tema dell’ambiente e’ divenuto di straordinaria importanza e fortemente connesso ai fenomeni sociali”, spiega il presidente e amministratore delegato Sogesid Enrico Biscaglia.

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