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ROMA – Aumentare di due unità il numero degli assessori nei Comuni fino a 10.000 abitanti, senza gravare sulle casse dello Stato. È lo scopo della proposta di legge presentata dal gruppo Forza Italia alla Camera, nel corso di una conferenza stampa a cui hanno preso parte i capigruppo azzurri alla Camera e al Senato, Paolo Barelli e Maurizio Gasparri, i due firmatari Francesco Maria Rubano e Francesco Cannizzaro, vicepresidente dei deputati di Fi e Roberto Pella, capogruppo azzurro in commissione Bilancio alla Camera e vicepresidente Anci.
Attualmente i comuni tra i 3mila e in 10mila abitanti possono avere fino a un massimo di 4 assessori, quelli sotto i 3mila fino a due. Lo scopo del provvedimento, ha spiegato Rubano, è “creare una sinergia maggiore tra amministrazione comunale, corpo elettorale e cittadini, potenziare il lavoro sinergico tra l’esecutivo e gli uffici comunali e creare l’opportunità di formare la classe politica all’interno del sistema degli enti locali. Diventa anche un’occasione per potenziare la partecipazione e il dibattito democratico all’interno della giunta comunale” perché “più componenti in una giunta significa più voci, più idee, più contraddittori e soprattutto si potenzia anche l’azione politico-programmatica di un’amministrazione”.
La proposta di legge non prevede alcun aumento dei costi per le casse: “Non si metteranno le mani in tasca i cittadini. È un provvedimento a spesa invariata, la finalità è solo quella di potenziare l’azione politico-programmatica all’interno delle realtà comunali”.
D’accordo Gasparri: “La proposta di legge degli onorevoli Rubano e Cannizzaro ha il pieno sostegno di Forza Italia”.
La riduzione delle giunte dei Comuni con meno di 10mila abitanti “sta soffocando la vita democratica” perché “un comune può essere piccolo ma ha bisogno di rappresentanti, di persone che seguano le vicende locali altrimenti uccidendo, asfissiando e soffocando questi organismi si finirà per non avere né sindaci né assessori perché nessuno può sobbarcarsi quasi solitario in condizioni sostanzialmente gratuite un impegno che è di servizio civico”.
Quindi, conclude Gasparri, “rianimiamo la democrazia, non è uno spreco, è proprio la difesa della rappresentanza minima sui territori”.
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