A Metaponto carabiniere forestale si toglie la vita, aveva 42 anni

La denuncia del Sum: "Dal 2017 si sono uccisi 22 forestali"

Pubblicato:11-03-2025 12:24
Ultimo aggiornamento:11-03-2025 12:24

suicidio carabiniere forestale
Getting your Trinity Audio player ready...
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – “Abbiamo appreso con profonda tristezza la notizia del suicidio del collega N.D.C, 42 anni, padre di due bambine, in servizio presso il Nucleo Carabinieri Biodiversità di Metaponto (MT)”. Il suicidio dell’appuntato è avvenuto ieri mattina. “Chi ha avuto il privilegio di conoscerlo lo ricorda come un collega straordinario, un professionista esemplare, un amico leale e generoso. N.- scrive il Sim (sindacato italiano militari carabinieri)- era una persona di grande umanità, sempre disponibile e capace di affrontare ogni situazione con serenità, anche nei momenti più difficili. La sua perdita rappresenta un dolore immenso per i suoi cari e per tutta la grande famiglia dell’Arma dei Carabinieri e della Specialità Forestale. In questo momento di profonda tristezza, ci stringiamo con affetto e vicinanza alla moglie, ai suoi due figli e a tutti i familiari, condividendo con loro il dolore per questa grave perdita”.

“Senza voler alimentare polemiche o trarre conclusioni affrettate- segnala il sindacato militare Sum (Sindacato unico dei militari) che punta l’attenzione sulla militarizzazione del corpo forestale- riteniamo doveroso evidenziare un dato allarmante: dal 1° gennaio 2017, ben 22 forestali si sono tolti la vita dopo la costretta militarizzazione del Corpo Forestale dello Stato, un processo di assorbimento nei Carabinieri che oggi anche il governo ammette essere stato imposto. I motivi che spingono una persona a un gesto estremo sono sempre complessi e personali, e nessuno può conoscere con certezza le reali ragioni di questa tragedia. Tuttavia, come accaduto per gli altri 23 colleghi, il suicidio verrà probabilmente ricondotto esclusivamente alla sfera individuale, senza alcuna riflessione sulle possibili cause legate all’insoddisfazione lavorativa, ai cambiamenti imposti, ai torti subiti o alla perdita della possibilità di autodeterminare il proprio percorso professionale. Il nostro grido di dolore per tutti i colleghi che ci hanno lasciato, purtroppo rimasto finora inascoltato, si rinnova con questa ennesima vita spezzata. Speriamo che questa tragedia spinga le istituzioni, il governo e le amministrazioni che hanno assorbito il Corpo Forestale a una seria riflessione sul benessere psicologico e lavorativo del personale in divisa. Una verifica approfondita e responsabile è necessaria per evitare che altre vite vengano spezzate nel silenzio e nell’indifferenza”. “Resterai sempre nei nostri cuori”, il saluto alla fine del messaggio di cordoglio dei colleghi del Sindacato italiano militari carabinieri.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it


California Consumer Privacy Act (CCPA) Opt-Out IconLe tue preferenze relative alla privacy