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Calcio, Spezia e Cagliari vendono non-biglietti per aiutare i bambini ucraini

Il ricavato sarà devoluto a Save the Children. Si possono acquistare anche biglietti virtuali: delle magliette con una scritta troveranno posto in tribuna

Pubblicato:11-03-2022 13:56
Ultimo aggiornamento:11-03-2022 14:17
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BOLOGNA – Aiutare i bambini ucraini vittime della guerra comprando un ‘non-biglietto’ per una partita di serie A. È la trovata dello Spezia attesa dal match con il Cagliari: le due società, infatti, non scenderanno in campo nel prossimo turno di serie A solo per giocarsi un punto in più in classifica. Lo faranno anche per dare una mano alle vittime della guerra in Ucraina. A partire dai bimbi: lo faranno supportando Save the Children. E i tifosi possono dare una grossa mano. Lo Spezia ha infatti deciso di devolvere a Save the Children il 50% del ricavato dalla vendita dei biglietti di questo turno di campionato. E, data la capienza degli stadi ridotta al 75%, metterà in vendita simbolicamente il restante 25% dei biglietti. Questi tagliandi virtuali non permetteranno l’ingresso allo stadio, ma saranno un modo per tutti, tifosi e non, di fare una donazione a favore di Save the Children. Per ogni biglietto virtuale acquistato, verrà realizzata una t-shirt che andrà ad occupare il posto vuoto allo stadio. In fase di donazione infatti, il tifoso-donatore avrà la possibilità di scegliere una frase che verrà stampata sulla maglia e che, insieme a tutte le altre, andrà a formare una coreografia sugli spalti dello Stadio ‘Picco’.

Il Cagliari calcio ha accolto l’iniziativa dello Spezia e, condividendone motivazioni e obiettivi, donerà a Save the Children il corrispettivo del settore ospiti dello stadio “Picco” di La Spezia. Dice la società rossoblu sarda: “Un modo non scontato e concreto che le due società hanno scelto per mandare un messaggio comune al mondo del calcio e far sentire alla popolazione ucraina la vicinanza non solo delle società ma simbolicamente anche di entrambi gli schieramenti dei tifosi”.

Il presidente dello Spezia Philip Platek spiega così l’iniziativa: “In questo momento così difficile, ci è sembrato doveroso scendere in campo in maniera concreta per aiutare chi è sottoposto a terribili sofferenze e che ha visto la propria vita stravolta nel giro di qualche giorno. La guerra è sempre un atto ignobile e disumano e ancora una volta a farne le spese sono innanzitutto i più piccoli, a cui è stata letteralmente rubata l’innocenza che dovrebbe caratterizzare la loro quotidianità, fatta di sorrisi e sogni”. Sostenere Save the Children è stata una scelta “di cuore nei confronti di chi ogni giorno aiuta milioni di bambini in tutto il mondo e che si è subito attivato per fare la propria parte anche in Ucraina. Il nostro è solo un piccolo gesto, ma speriamo possa portare almeno un po’ di sollievo a numerosi bambini che stanno vivendo giorni di terrore”.


Le immagini dall’Ucraina “sono drammatiche. Devastazione, dolore, lacrime, tante vittime innocenti tra cui molti bambini“, afferma il presidente del Cagliari, Tommaso Giulini: “Il club vuole dare il suo contributo, l’obiettivo è portare aiuti immediati alla popolazione Ucraina che ne ha assoluto e urgente bisogno”. Le iniziative di Spezia e Cagliari “ci hanno molto colpito perché spontanee e animate dalla voglia concreta di collaborare e dare una mano: in questo momento c’è davvero bisogno dell’aiuto di tutti. Tutti possono dare il loro contributo e ogni donazione è un gesto importante. Il calcio ha milioni di appassionati e speriamo che questa iniziativa ispirerà e chiamerà a donare anche altre Squadre assieme ai loro tifosi”, afferma infine Filippo Ungaro, direttore della Comunicazione di Save the Children nel ringraziare Platek e Giulini.

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