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Coronavirus, Bernaudo: “Inaccettabile e ideologico l’attacco di Rampelli al liberismo”

I Liberisti Italiani rispondono al duro attacco del vicepresidente della Camera Rampelli (Fdi)

Pubblicato:11-03-2020 18:54
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 17:08
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ROMA- “La globalizzazione come il libero mercato hanno portato benessere nel mondo e tolto dalla povertà milioni di persone. Di certo molto di più di beceri nazionalismi, e delle dittature fasciste e comuniste foriere solo di crimini, guerre e privazioni violente della libertà”. Così in una nota rispondono i Liberisti Italiani al duro attacco del vicepresidente della Camera Rampelli (Fdi) alla globalizzazione ed al liberismo che ha postato sulla sua bacheca facebook.

“Non sorprende che proprio dalla destra come dalla sinistra, che sono figlie di quelle dittature che hanno infangato la storia dell’Europa e del mondo intero arrivino a fasi alterne assurde condanne al liberismo. Ma siamo sorpresi che lo abbia fatto il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli, politico che – pur non liberista – gode della nostra stima per le sue qualità umane ed il suo equilibrio, ma è inaccettabile che lo abbia fatto adesso, per dare la colpa alla globalizzazione ed al liberismo perfino della pandemia. Nei paesi ad economia liberale- continua la nota di Liberisti Italiani- non ci sono state mai dittature sanguinarie, stermini e violente privazioni della libertà. Mai. La verità è che l’Italia sperpera centinaia di milioni, miliardi di euro in spesa pubblica non necessaria della quale si nutrono indirettamente i partiti e le loro clientele, anziché destinarle a scuole o alla sanità. Rifinanzia aziende decotte e parastatali e affama la libera impresa e le partite Iva. Tiene in piedi partecipate ed enti pubblici dipendenti in rosso ed inutili. E questo Rampelli lo chiama liberismo? Il suo è un attacco ideologico ed assurdo che noi respingiamo al mittente. Il vicepresidente della Camera con la dichiarazione di oggi si è schierato ancora una volta dalla parte degli anti-liberisti, in Italia poi, dove le aziende sono sommerse di tasse come in nessun paese del mondo, in Italia dove il liberismo non è mai esistito e dove impera il capitalismo di relazione e lo sperpero del denaro pubblico che sono i figli marci dello statalismo, un sistema che come si vede unisce tutto l’arco costituzionale. Speravamo che simili scivoloni fossero patrimonio di improbabili filososi o personaggi in cerca d’autore, dispiace che arrivino da alti rappresentanti delle istituzioni italiani”. “Anche per questo- conclude la nota del movimento guidato da Andrea Bernaudo- continueremo la nostra battaglia da indipendenti e sempre a schiena dritta e a testa alta per la libertà”.


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