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Un italiano su tre con rinite allergica, tosse e congiuntivite. Ecco il decalogo Waidid

Sono circa 20.000.000 gli italiani che soffrono di disturbi legati alle allergie stagionali

Pubblicato:11-03-2019 10:28
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:12
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ROMA – Piante che fioriscono, clima mite, tripudio di colori e il risveglio della natura: e’ la primavera, una rinascita dopo il lungo periodo invernale che invita grandi e piccini a trascorrere maggior tempo all’aria aperta. Per molti, pero’, stare fuori puo’ diventare un problema: sono infatti circa 20 milioni le persone che in Italia soffrono di disturbi legati alle allergie stagionali, di cui circa 1 milione e 200.000 sono bambini. Colpa dei pollini, che da marzo a giugno aumentano la loro concentrazione soprattutto nelle giornate soleggiate e ventose.

Dal prurito al naso alla congestione nasale, dalla congiuntivite al mal di testa, dalla tosse fino all’asma. Sono questi i principali disturbi che caratterizzano l’allergia da polline, la piu’ comune forma allergica che puo’ insorgere a qualsiasi eta’, anche se piu’ frequentemente durante l’eta’ scolare e l’adolescenza. Ad aumentare il rischio di sviluppare allergie da pollini e’ la predisposizione genetica. Se mamma e papa’ sono soggetti sani, il rischio che un figlio sia allergico e’ pari al 10-15%.

Ma se 1 genitore su 2 e’ allergico, la percentuale e’ pari al 30%. A far salite notevolmente la percentuale, poi, e’ la presenza di allergia in entrambi i genitori: in questo caso, infatti, il bambino rischia di diventare un soggetto allergico nel 60-80% dei casi1. Tra le principali piante responsabili di emettere pollini allergenici le graminacee, la parietaria, l’ambrosia e le betulle, ma anche il cipresso, la mimosa, l’ulivo e la quercia sono in grado di scatenare una risposta immunitaria nei soggetti predisposti. “A prima vista i sintomi delle allergie possono essere confusi con quelli di un innocuo raffreddore- ha dichiarato la Prof.ssa Susanna Esposito – Presidente dell’Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici (WAidid) e Professore Ordinario di Pediatria all’Universita’ degli Studi di Perugia- ma se persistono, occorre rivolgersi al medico o, nel caso di piccoli pazienti, al pediatra. Se trascurati, infatti, possono diventare cronici con conseguenze importanti come rinosinusite, crisi d’asma e difficolta’ respiratorie. Adottare alcuni accorgimenti e seguire le indicazioni terapeutiche del proprio medico consentira’ di tenere sotto controllo i fastidi tipici dell’allergia”.


Qui di seguito i 10 consigli WAidid per difendersi dalle allergie:

1 – Limitare il tempo trascorso all’aperto nelle ore centrali della giornata quando e’ piu’ alta la concentrazione di pollini;

2 – Evitare di aprire le finestre nelle ore piu’ calde della giornata. Un buon ricambio d’aria degli ambienti e’ importante, ma e’ opportuno farlo al mattino presto o in tarda serata, quando la concentrazione di pollini e’ piu’ bassa;

3 – Evitare di stare all’aperto dopo la pioggia. Questa, infatti, riduce in frammenti piu’ piccoli i pollini che possono raggiungere piu’ facilmente le vie respiratorie;

4 – Consultare il calendario dei pollini puo’ aiutare a calibrare il tempo che si puo’ trascorrere all’aria aperta;
5 – Viaggiare in auto tenendo i finestrini chiusi. Se possibile, utilizzare i filtri antiparticolato e sostituirli annualmente, preferibilmente alla fine dell’inverno;
6 – Fare la doccia e lavare i cappelli quotidianamente. I pollini, infatti, si depositano sui capelli con il rischio respirarli anche durante la notte;
7 – Indossare una mascherina e occhiali da sole durante le passeggiate in bicicletta e all’aria aperta;
8 – Mettere da parte tappeti e, se possibile, lavare frequentemente le tende in cui si depositano particelle allergizzanti;
9 – Evitare i luoghi in cui e’ stata da poco falciata l’erba. Se non e’ possibile, utilizzare una mascherina;
10 – Non assumere farmaci senza il consulto del medico. Evitare il fai-da-te e seguire scrupolosamente le indicazioni terapeutiche del medico. Se si sospetta un’allergia, il medico o il pediatra curante richiedera’ il consulto dell’allergologo.

La diagnosi avviene generalmente attraverso il prick test, un test cutaneo in cui vari allergeni vengono messi a contatto con la pelle del paziente, cosi’ da valutare eventuali reazioni. Una volta accertata l’allergia, per attenuare i disturbi, il medico prescrivera’ cortisonici in spray per via nasale o antistaminici per bocca, da utilizzare per tutto il periodo della manifestazione sintomatica, conclude WAidid.

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