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TRIESTE – E‘ stato firmato oggi nel Palazzo della Regione a Trieste l’accordo quadro tra Elettra Sincrotrone Trieste e l’Institute for Research in Fundamental Sciences (Ipm) di Teheran, affiliato al Ministero della Scienza, della Ricerca e delle Tecnologia iraniano, che prevede una collaborazione scientifica e tecnologica su base triennale.
L’intesa è stata siglata alla presenza della presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani e del viceministro della Scienza, della Ricerca e della Tecnologia della Repubblica islamica dell’Iran Vahid Ahmadi, presente al tavolo del Salone di rappresentanza della Regione insieme al consigliere ministeriale Reza Mansouri. Hanno sottoscritto l’accordo il presidente e amministratore delegato di Elettra Sincrotrone Trieste Alfonso Franciosi e Javad Rahighi, direttore dell'”Iranian Light Source Facility” (Ilsf), la nuova infrastruttura di ricerca per l’utilizzo della radiazione di sincrotrone che sorgerà in prossimità dell'”Imam Khomeini Science and Technology Park” nella provincia di Qazvin, a circa 150 chilometri a nord ovest di Teheran.
L’intesa odierna, frutto della visita della presidente Serracchiani in Iran dello scorso gennaio, prevede la formazione di personale tecnico scientifico iraniano e lo sviluppo della comunità iraniana degli utenti di luce di sincrotrone. Punto saliente del protocollo è la progettazione congiunta di una nuova linea di luce e di una stazione sperimentale finanziate dal Ministero della Scienza iraniano da installare in Elettra e trasferire successivamente all’Ilsf.
La presidente Serracchiani ha rilevato come questo accordo rappresenti “un passaggio estremamente importante perchè qualifica il nostro territorio e il nostro sistema di ricerca” e va nel segno di “rafforzare i nostri rapporti nel campo della tecnologia e poi anche nel campo della cultura e delle infrastrutture” con l’Iran. Mentre ha ringraziato le autorità ospiti per l’accoglienza ricevuta a Teheran lo scorso gennaio, Serracchiani ha previsto che le relazioni con l’Iran s’intensificheranno ulteriormente grazie alla visita del presidente del Consiglio Matteo Renzi in programma a Teheran in aprile.
Il viceministro Vahid Ahmadi ha evidenziato come siano stati “siglati quattro importanti accordi in campo scientifico e tecnologico con l’Italia negli ultimi due anni”: si tratta di “un risultato eccellente”. L’alta autorità di Teheran ha osservato che “durante il periodo dell’isolamento scientifico dell’Iran e delle sanzioni l’Ictp (il “Centro internazionale di fisica teorica di Miramare”, ndr) ha svolto un ruolo cruciale, ci ha permesso di mantenere un contatto con il mondo, una finestra aperta verso il dialogo e uno strumento di pace”.
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