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ROMA – I rendiconti del Lazio sono “i più trasparenti del Centro Italia” e anche di alcune regioni del Nord come Emilia Romagna, Liguria e Friuli Venezia Giulia, dove “i cittadini- si legge- devono accontentarsi di sapere quanto è stato speso senza nemmeno sapere la destinazione dei viaggi”. È quanto emerge da un’inchiesta della rivista ‘Wired‘ sui rendiconti delle spese di missione sostenute dalle giunte regionali e su cui presidenti di Regioni e assessori hanno chiesto rimborsi con soldi pubblici.
Dopo avere effettuato un’analisi nelle Regioni del Nord Italia, si è passati al centro esaminando Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo, che “hanno mostrato ai propri cittadini tramite la sezione ‘amministrazione trasparente’ dei rispettivi siti istituzionali, le spese che vengono rimborsate con denaro pubblico per le missioni sostenute da presidenti di regione e assessori”.
Per Wired dal Lazio “arriva una rendicontazione tra le più trasparenti, sia per quanto riguarda il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, sia i suoi assessori. Una bella differenza rispetto a quanto abbiamo visto per esempio visto in regioni come Emilia Romagna, Liguria, Friuli Venezia Giulia in cui i cittadini devono accontentarsi di sapere quanto è speso, senza nemmeno sapere la destinazione dei viaggi. Dal rendiconto del presidente della Regione si possono infatti desumere le date della trasferta, la destinazione e l’intero ammontare del rimborso richiesto”.
Unica pecca “il fatto che il monitoraggio di queste spese sia fermo al mese di agosto 2014. Zingaretti viaggia più di tutti i suoi assessori, e fino all’ultimo aggiornamento ha speso poco più di 5 mila euro per le trasferte sia in Italia sia all’estero spalmati su 15 giorni. La missione più costosa? A Londra con un conto da 2mila euro. Dietro di lui l’assessore alla Cultura e alle Politiche giovanili, Lidia Ravera, che ha chiesto rimborsi per 1880 euro per quattro giorni a Cannes”.
Zingaretti ha voluto ringraziare Wired perché “dal primo giorno abbiamo l’assillo della trasparenza e anche di un atteggiamento di austerità nei confronti della cosa pubblica. E’ una rivista che grazie alla scientificità dei suoi metodi controlla e aver potuto leggere oggi questo grande risultato sulla trasparenza ci riempie di orgoglio. È un pezzo di quel ‘cambiamo tutto’ che avevamo promesso ai nostri elettori”.
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