VIDEO | Premio Strega, Fabio Volo: “Hanno proposto il mio libro ma ho rifiutato”

Lo scrittore e dj ha comunicato che il suo ultimo libro è stato proposto al Premio Strega e ha spiegato perchè ha detto di no

Pubblicato:11-02-2025 15:37
Ultimo aggiornamento:11-02-2025 15:39

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ROMA – Balleremo la musica che suonano‘ è l’ultimo libro di Fabio Volo e oggi lo scrittore e dj ha comunicato ai suoi follower di Instagram che è stato proposto al Premio Strega. Ma Volo tiene a spiegare perchè quella candidatura l’ha rifiutata: “Ho avuto un po’ di tempo per pensarci su perché lo scrittore deve dare l’autorizzazione per procedere. All’inizio pensavo fosse uno scherzo- ha detto- Ma alla fine ho declinato, ho detto di no. Il Premio Strega è per gli scrittori con la S maiuscola, è prestigioso, ma non è la mia storia“. E a vedere dai commenti sotto al post anche i suoi lettori hanno apprezzato la scelta: “Si chiama umiltà, totalmente scomparsa ai giorni nostri, dove tutti sgomitano x arrivare, tu sei già in vetta, non hai bisogno di riconoscimenti ufficiali: i tuoi lettori sono li a ricordartelo ogni giorno, bravo”, gli scrive un utente. E anche: “Fabio, basta che continui a scrivere libri e a fare radio. Hai ragione. Sei una storia unica e meravigliosa“.

E sull’indiscrezione che lo voleva sul palco del Festival di Sanremo Volo ha ammesso: “Sarò lì ma per andare a trovare un caro amico a cui è nata una figlia, non al Festival. E che vinca il migliore, sia al Premio Strega che a Sanremo”.

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LA SINOSSI DI ‘BALLEREMO LA MUSICA CHE SUONANO’ DI FABIO VOLO

“Questa è la storia di un ragazzo che sentiva di non trovarsi nel posto giusto. E così è andato a cercarsene un altro. In famiglia c’erano pochi soldi: quando si andava in pizzeria si sceglieva il piatto che costava meno, non quello che piaceva davvero. Il suo destino sembrava già segnato. Non aveva un talento particolare a cui affidarsi né un grande sogno da inseguire, e ogni volta che cercava di esprimere un desiderio trovava qualcuno che gli diceva che non era per lui. Così si era convinto che certi pensieri non se li poteva permettere. Un giorno questo ragazzo scopre i libri in una maniera tutta diversa da come li aveva conosciuti a scuola. E ne rimane folgorato. Le pagine di Hermann Hesse, Gabriel García Márquez, Jack London, Joseph Conrad lo spingono ad alzare lo sguardo sopra tutte le seccature e dirsi: ci deve essere uno spazio anche per me da qualche parte. D’un tratto la sua vita non gli calza più, come una scarpa di un numero più piccolo. La lettura gli ha mostrato una via di fuga e trasmesso il coraggio per imboccarla. Ma cercare la propria strada talvolta vuol dire ferire chi resta, come quel padre che fino ad allora era stato il suo grande eroe triste. Perché un figlio che ha un genitore infelice si sente in colpa a toccare la felicità con mano. In questo libro per la prima volta Fabio Volo abbandona la finzione del romanzo e racconta la propria storia personale senza filtri. Episodi commoventi si alternano ad altri di grande ispirazione, a scene più scanzonate e divertenti. Pagine scritte con una semplicità e un’autenticità che si fanno cifra stilistica, la stessa che negli anni lo ha portato a essere amato da così tanti lettori. “Balleremo la musica che suonano” è uno dei suoi libri più intimi e sinceri, un libro che dà forza e trasmette tenerezza”.

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