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Bologna, Lepore rilancia il sogno di Fanti: “Completiamo il Fiera district”

In Regione l'omaggio all'ex sindaco

Pubblicato:11-02-2022 17:08
Ultimo aggiornamento:11-02-2022 17:08
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regione emilia romagna
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BOLOGNA – Quel nuovo quartiere della città attorno alle torri di Kenzo Tange che era la sfida di Guido Fanti potrebbe finalmente essere completato, oltre cinquant’anni dopo. Questo almeno il sogno del nuovo sindaco Matteo Lepore, che ne ha parlato oggi rendendo omaggio a Fanti durante il convegno organizzato dalla Regione a 10 anni dalla morte del suo primo presidente. “Gli amministratori di allora fecero una scommessa che è rimasta incompiuta e oggi la dobbiamo ultimare”, ha detto Lepore. “Stiamo lavorando sui fondi europei e vogliamo utilizzare parte di quei fondi proprio per questo quadrante, dalla stazione dell’Alta velocità al quartiere fieristico, fino al Tecnopolo”.

A ricordare la figura di Fanti anche l’ex premier Romano Prodi (“Fu uno degli artefici della ricomposizione- dice- L’Ulivo non poteva che nascere in una città così“), che ‘spinge’ già Lepore oltre il primo mandato. “Abbiamo un nuovo sindaco e io gli auguro il raddoppio”, dice Prodi ricordando anche la “certa primazia emiliana” con Stefano Bonaccini e la presenza anche di un nuovo rettore. Ci sono poi le risorse del Pnrr, una classe imprenditoriale “che è la migliore d’Italia” e un “sindacato molto più cooperativo” rispetto a quello di allora. “Questa- dice speranzoso Prodi- è l’eredità del modello emiliano”.

Bonaccini, da parte sua, approva la creazione di un distretto dei ‘cervelli’ a nord della città: “Mi piace molto questa idea del sindaco Lepore di costruire un progetto, anche urbanistico, sulla conoscenza e sui saperi”. Oggi, dice Bonaccini, l’Emilia-Romagna “è una regione compiutamente europea, tra le realtà più avanzate dell’intero continente. Ma in quei primi anni Settanta, Fanti era tra i pochi che riusciva a guardare all’Europa non come a una entità lontana e astratta, ma come ad una opportunità. Oggi che siamo tutti chiamati a fare la nostra parte per costruire e ricostruire, la sua lezione ci può e ci deve insegnare tantissimo”. Se Vasco Errani, altro successore di Fanti alla guida della Regione, ricorda Fanti anche come “dirigente comunista” (perché “non bisogna mai rimuovere niente”), la presidente dell’Assemblea legislativa Emma Petitti rivendica il fatto che la Regione in questi anni “ha saputo onorare il ruolo che la Costituzione le ha affidato: essere un soggetto responsabile, capace di stare al fianco dei propri cittadini, delle proprie imprese, di chi rappresenta il lavoro e il volontariato”. E “se lo ha fatto per tutto questo tempo- sottolinea Petitti- il merito va a politici e amministratori lungimiranti, innovatori, seri e illuminati come lo era appunto Guido Fanti”. In memoria di Fanti (alla cerimonia c’era anche il figlio dell’ex sindaco, Lanfranco Fanti) è stata dedicata borsa di dottorato di ricerca dell’Università di Bologna sull’impatto del diritto dell’Unione europea sulle politiche nazionali e regionali.


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