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Tg Psicologia, edizione dell’11 febbraio 2022

In questa edizione si parla di: autismo e approccio osteopatico nel corso IdO; andrologia nei giovani; disturbi alimentari e mappatura dei centri del Ssn; mascherine all’aperto; il caso Bibbiano

Pubblicato:11-02-2022 12:54
Ultimo aggiornamento:11-02-2022 15:54

TG PSICOLOGIA
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AUTISMO E APPROCCIO OSTEOPATICO, A MARZO NUOVO CORSO IDO

“I bambini con lo spettro autistico, al di là delle sintomatologie che contraddistinguono e caratterizzano il disturbo, mostrano spesso dei segni fisici organici, o somatici disfunzionali, tipici dell’età pediatrica che non possono essere tralasciati, perché una volta trattati possono anche dar luogo al miglioramento di alcune condizioni di salute”. A dirlo è Alessandro Laurenti, osteopata e membro dell’equipe multidisciplinare dell’IdO, presentando il nuovo corso di formazione dell’Istituto dal titolo ‘Autismo e approccio osteopatico nel modello Derbbi’. Il corso si articola in due fasi: la prima, in programma il 19 e 20 marzo, si svolgerà online; la seconda, in programma il 27, 28 e 29 maggio, si svolgerà in presenza.

UN RAGAZZO SU 3 HA PROBLEMA ANDROLOGICO, SERVE PREVENZIONE

“Un ragazzo su tre ha un problema andrologico, spesso sono piccole patologie che se trascurate nel 60% dei casi portano problematiche sulla fertilità e in un 10% nella sfera sessuale. Tutte queste patologie sarebbero risolvibili con l’informazione, la prevenzione e piccoli interventi chirurgici o cure farmacologiche che se non eseguiti nel momento giusto diventano difficilmente trattabili a distanza di molti anni, con costi elevati anche per il Servizio sanitario nazionale”. A presentare i numeri della salute dei giovani maschi italiani è Nicola Mondaini, professore associato di Urologia presso la facoltà di Medicina e chirurgia dell’università Magna Grecia di Catanzaro. I dati sulla salute andrologica dei giovani italiani, Mondaini li ha raccolti in dieci anni di attività di prevenzione nelle scuole, in cui ha visitato oltre 25mila ragazzi. Dalla consapevolezza che solo il 2% dei maschi che in passato hanno aderito alle campagne di prevenzione della Società italiana di andrologia aveva meno di 20 anni, è nata l’idea dell’ultimo libro di Mondaini, intitolato ‘Wikipene’, che vuole essere un manuale di ‘manutenzione, prevenzione e cura’, come recita il sottotitolo.

DISTURBI ALIMENTARI, ISS: “ECCO PRIMA MAPPATURA CENTRI SSN

Una piattaforma online, interattiva e aggiornabile in tempo reale, dove sono censiti tutti i centri dedicati alla cura dei disturbi del comportamento alimentare (Dca). È questo il risultato raggiunto attraverso il progetto ‘Manual’ che il ministero della Salute ha affidato al Centro nazionale dipendenze e doping dell’Istituto superiore di sanità. Si tratta del primo censimento in Italia dei servizi ambulatoriali, residenziali e semi-residenziali appartenenti al Servizio sanitario nazionale e dal 2022 coinvolgerà anche le strutture del privato accreditato. Al 31 dicembre 2021, la mappatura conta 91 strutture su tutto il territorio nazionale: 48 centri al Nord (di cui 16 in Emilia Romagna), 14 al Centro Italia e 29 tra Sud e isole. Sono 963 i professionisti che lavorano nei centri, tutti formati e aggiornati: soprattutto psicologi, psichiatri o neuropsichiatri infantili, infermieri e dietisti. Quanto all’utenza assistita, risultano in carico al 65% dei centri censiti oltre 8.000 utenti; poco meno di 3.000 sono in carico da più di 5 anni, mentre nell’ultimo anno di riferimento (2020) hanno effettuato una prima visita circa 4.700 pazienti.


COVID, PSICHIATRI: “VIA MASCHERINA ALL’APERTO NON È PER TUTTI

Dall’11 febbraio non è più obbligatorio indossare le mascherine all’aperto, ma non sarà un ‘libera tutti’ perché “soprattutto chi soffre d’ansia non la toglierà, trasformandola in una rassicurante e protettiva coperta di Linus che segna il confine tra noi e il resto del mondo”. A sostenerlo sono Massimo Di Giannantonio ed Enrico Zanalda, co-presidenti della Società italiana di psichiatria, per i quali “se smettere di usare la mascherina all’aperto non sarà facile per tutti, ancora più complesso sarà tornare ad avvicinarci agli altri, ad abbracciarci e ad avere contatti fisici. Saremo molto diffidenti nel riavvicinarci agli estranei e difficilmente daremo la mano quando non ci si conosce”. Baci e abbracci, sottolineano gli esperti, torneranno “ma saranno selettivi: se in passato al cadere dei divieti non percepivamo limiti, allargando questi gesti d’affetto anche oltre i nostri contatti stretti, ora questo atteggiamento guardingo nei confronti degli estranei potrebbe accompagnare molte persone nel tempo, come un imprinting”.

GIUSTIZIA, PALMIERI: “BIBBIANO NON È UNA BOLLA, È IN TUTTA ITALIA”

“Tutti i bambini di Bibbiano sono tornati a casa perché si è portato alla luce il sistema fallace di quegli interventi e il sistema criminoso che li riguardava. Ma Bibbiano non è una bolla: le stesse linee guida, gli stessi principi e gli stessi accordi che definiamo filiera psichiatrica sono presenti in tutta Italia”. A dirlo è Vincenza Palmieri, presidente dell’Inpef. “Se i bambini di Bibbiano sono tornati a casa perché non tornano anche gli altri?- chiede Palmieri- In Italia c’è un sottobosco, conosciuto solo ai tecnici e ai legali che si occupano di questo. Una delle ragioni fondamentali per cui è difficile smantellare questo sistema è che genera posti di lavoro: la merce di scambio per i nostri politici. Oggi è molto facile soprattutto nei comuni al di sotto dei 5.000 abitanti dire ‘Apriamo una cooperativa, una casa-famiglia’ creando i professionisti di quella filiera”, ha sottolineato. Per Palmieri, “la rete tra professionisti, famiglie e i politici lungimiranti è l’unica soluzione per colpire questo sistema, che produce moltissimo denaro. Ogni giorno- ricorda in conclusione- 23 bambini vengono portati via alle famiglie, quasi uno ogni ora”.

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