ROMA – AIRO, l’Associazione Italiana Radioterapia e Oncologia clinica, risponde alle domande più frequenti in merito alla vaccinazione anti SARS-CoV-2 per i pazienti oncologici sottoposti o che devono sottoporsi a trattamento radioterapico.
–È possibile proporre la vaccinazione anti SARS-CoV-2 in pazienti affetti da tumore che devono effettuare un trattamento radioterapico?
Per le conoscenze attuali, ai pazienti oncologici che devono effettuare un trattamento radioterapico, dovrebbe essere offerta la possibilità di essere vaccinati contro SARS-CoV-2, a meno che non esistano controindicazioni vincolanti, come per la popolazione generale. Le raccomandazioni internazionali specificano che per la popolazione di pazienti ‘immunocompromessi’, che non necessariamente coincide completamente con i pazienti oncologici, è possibile ‘ricevere la vaccinazione SARS-CoV-2 se non sono presenti controindicazioni alla vaccinazione’. Tuttavia, tali pazienti dovrebbero essere informati sulla parziale mancanza di dati in questo momento sul profilo di efficacia, nonché sul potenziale di risposte immunitarie ridotte e sulla necessità di continuare comunque a seguire tutte le linee guida attuali per proteggersi dal COVID-19 Benché manchino dati specifici sul profilo di sicurezza dei vaccini anti SARS-CoV-2 per la popolazione di pazienti oncologici in particolare, i possibili benefici derivanti dalla protezione contro l’infezione da SARS-CoV-2 e dai sintomi clinici derivanti da COVID-19 appaiono essere ragionevolmente superiori rispetto ai rischi connessi alla vaccinazione, che sono prevalentemente correlati ad una minore efficacia piuttosto che a un ridotto profilo di sicurezza.
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