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Vaccino, per Asl Spezia omosessuali soggetti a rischio. Toti: “Copiato dal Ministero”

I consiglieri regionali dem, Luca Garibaldi e Davide Natale, denunciano l'accaduto: tra le 30 categorie di persone con comportamenti a rischio ci sono 'tossicodipendente, soggetto dedito alla prostituzione, omosessuale’. Il presidente della Liguria: "Un errore inaccettabile e discriminatorio"

Pubblicato:11-02-2021 14:03
Ultimo aggiornamento:11-02-2021 18:05

ministero omosessuali
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GENOVA – Per l’Asl 5 Spezzina gli omosessuali sono soggetti a rischio che potrebbero richiedere tra i primi la vaccinazione anti covid. “Nel documento per la prenotazione per il vaccino anti covid della azienda sanitaria spezzina, la Asl 5, tra le 30 categorie considerate a rischio vengono inserite le persone ‘con comportamenti a rischio: tossicodipendente, soggetto dedito alla prostituzione, omosessuale’- denunciano i consiglieri regionali del Pd, Luca Garibaldi e Davide Natale- una discriminazione di cui la Liguria non si può macchiare”.

asl spezia elenco soggetti a rischio vaccino

Per i dem, “un disservizio è scusabile, mentre una cosa del genere mai. Alisa, la Asl 5 e Regione Liguria spieghino immediatamente come sia stato possibile un atto discriminatorio del genere. Discriminazioni e ignoranza non possono avere posto nelle aziende pubbliche, soprattutto se si parla di salute”. I due consiglieri chiedono “scusa ai cittadini liguri per non essere riusciti ad evitare di essere governati da una classe dirigente di questa natura”. Garibaldi e Natale assicurano che “verranno chieste immediate spiegazioni, oltre che la cancellazione degli omossessuali da tale categorie e dei seri provvedimenti per chi ha scritto tale documento”.

TOTI: “ERRORE INACCETTABILE, MA NASCE DAL COPIA-INCOLLA DELLE LINEE GUIDA MINISTERIALI”

“Dopo una prima indagine interna della Asl 5 spezzina è emerso che l’errore deriva dal copia-incolla delle linee guida ministeriali“. Lo scrive su Facebook il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti. “Ovviamente questo moltiplica lo sbaglio, certamente non lo cancella. Anzi- prosegue il governatore- altrettanto ovviamente consolida il mio giudizio circa la totale incapacità, insipienza, malafede e ottusità di certa opposizione in Regione Liguria, che pur di sparare fango non si premura di accertarsi e approfondire. E dire che di mestiere…”. Il governatore ligure si riferisce, in particolare, all’ex candidato giallorosso alla presidenza della Regione, Ferruccio Sansa, già giornalista del “Fatto quotidiano”. Era stato lo stesso Sansa, infatti, il primo a denunciare i moduli dell’Asl spezzina, con un post su Facebook. “Un nostro amico ha chiesto all’Asl5 spezzina un modulo per accedere alla vaccinazione covid-19- raccontava sul social network- nel documento che gli è stato fornito vengono elencate 30 categorie di persone. Tra i soggetti con ‘comportamenti a rischio’, al punto numero 10, sono stati inseriti anche gli omosessuali insieme a tossicodipendenti e ai soggetti dediti alla prostituzione”. Sansa si augurava che si fosse trattato di un fake, ma era stato lo stesso consigliere ad aggiungere che “dopo 13 telefonate senza risposta, finalmente l’ufficio igiene pubblica e vaccinazioni ci ha risposto: ‘Sì, conosciamo quel foglio, ma l’ha fatto un altro ufficio'”. E, secondo quanto riportato da Toti, quell’ufficio va ricercato a Roma, al ministero della Salute.


“Il presidente Toti, aveva immediatamente stigmatizzato e condannato fermamente quanto accaduto in una nota di Piazza De Ferrari: “Un errore inaccettabile e discriminatorio– lo aveva definito la Regione- e, per questo, il presidente Toti ha dato immediatamente mandato alla Asl 5 di ritirare quella comunicazione e agli uffici preposti di avviare subito un’indagine interna per individuare le responsabilità e adottare i relativi provvedimenti disciplinari. L’azienda sanitaria si scusa a nome dell’intera sanità ligure con tutti i cittadini che si siano sentiti offesi”.

IL MINISTERO RISPONDE: L’ASL HA COPIATO UN VECCHIO DOCUMENTO USATO PER LE DONAZIONI DI SANGUE

“Per il ministero della Salute sono solo i comportamenti a determinare il rischio, non certo l’orientamento sessuale delle persone. Il modulo interno della Asl 5 di La Spezia riporta erroneamente, come chiarito dalla stessa Asl, un vecchio documento usato per le donazioni di sangue. La riproposizione in documenti ministeriali di vecchie e superate formulazioni verrà immediatamente corretta”. È quanto si legge in una nota del ministero della Salute.

L’ASL 5 SI SCUSA: “RAMMARICATI, IL MODULO ERA AD USO INTERNO ED È STATO SUBITO CAMBIATO”

“In merito al modulo ‘Categorie di rischio’ utilizzato nelle sedi vaccinali covid-19, la direzione di Asl 5 esprime il suo rammarico per quanto accaduto e comunica di aver prontamente modificato il modulo, precisando che si tratta di un documento esclusivamente ad uso interno dei sanitari”. Così, in una nota, l’azienda sanitaria della Spezia, dopo la denuncia da parte del Pd ligure dei moduli che riportavano gli omosessuali tra le categorie a rischio. La direzione di Asl 5, inoltre, “si scusa con il coordinamento Liguria Rainbow e con tutti i cittadini che si siano sentiti offesi”.

PASTORINO (LEU): “MODULI FOLLI E ABERRANTI”

“Ho telefonato al direttore generale della Asl 5 Spezzina, Paolo Cavagnaro, perché ritengo che questi moduli siano semplicemente folli e aberranti: ne chiedo l’immediata rimozione e l’accertamento di tali comportamenti”. Così, in una nota, il capogruppo di Linea condivisa in consiglio regionale della Liguria, Gianni Pastorino, commenta quella che definisce “sconcertante iniziativa di Asl 5 che, nei moduli per accedere alla vaccinazione covid, inserisce nelle categorie con comportamenti a rischio gli omosessuali, assieme a tossicodipendenti e soggetti dediti alla prostituzione”. Per l’esponente del centrosinistra, “non ci possono essere mediazioni al ribasso verso atteggiamenti della pubblica amministrazione che offendono delle persone senza nessun tipo di evidenza scientifica”.

SARDINE: “UN FATTO GRAVISSIMO, BASTA OMOFOBIA”

“Un fatto gravissimo”. Anche le Sardine spezzine prendono posizione contro i moduli per la vaccinazione covid della Asl 5 che indicavano omosessuali e prostitute tra i soggetti a rischio. “Non possiamo più tollerare certi stereotipi figli della cultura patriarcale e omofoba, specialmente in un contesto sanitario- scrivono sulla loro pagina Facebook- questo tipo di retorica fondata sul pregiudizio genera disinformazione e, ancora una volta, discriminazioni. Chiediamo spiegazioni e vogliamo delle risposte”.

ZAMBRANO (+EU): “IL VIRUS DELL’OMOFOBIA NON È ANCORA STATO SCONFITTO”

“L’omosessualità è un comportamento a rischio Covid: è incredibile che nel 2021 si debbano leggere documenti sanitari ufficiali che riportano certe affermazioni, non suffragate ovviamente da alcun dato scientifico ma solo dal pregiudizio omofobo”. Lo afferma Manuela Zambrano della segreteria di Più Europa. “Eppure succede in Italia, presso la Asl 5 di La Spezia, che si è affrettata a scusarsi per l’errore. Ma le scuse in questo caso sono difficili da accettare, perché si tratta appunto di un documento sanitario ufficiale che deve riportare in ogni caso informazioni corrette e soprattutto perché, anche solo il pensiero di indicare l’omosessualità come comportamento a rischio di qualcosa, ci riporta indietro di molti anni. Di certo- conclude Zambrano- il virus dell’omofobia non è stato ancora sconfitto”.

BEGHIN (M5S): “ROBA DA MEDIOEVO”

“Quest’oggi la provincia di La Spezia si è risvegliata nel Medioevo. Nei moduli predisposti dall’ASL 5 spezzina per accedere alla vaccinazione anti-Covid venivano, infatti, elencati i ‘soggetti con comportamenti a rischio’, come ‘tossicodipendenti, soggetti dediti alla prostituzione e omosessuali’. Quello che la logica vorrebbe come un fake o uno scherzo di pessimo gusto è, purtroppo, l’amarissima realtà. Una vergogna di cui la stessa ASL si è, più o meno, prontamente scusata. Piano piano, un passo alla volta, arriveranno anche loro nel 21esimo secolo”. Così in una nota Tiziana Beghin, capodelegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo.

MARRAZZO (PARTITO GAY): “IL MINISTERO SANZIONI I COLPEVOLI”

“Quanto accaduto alla ASL5 di La Spezia, che definisce ‘Omosessuali soggetti con comportamenti a rischio’ è inaccettabile, sono definizioni discriminatorie che risalgono agli anni ’80“. Così Fabrizio Marrazzo, portavoce Partito Gay per i diritti LGBT+, Solidale, Ambientalista, Liberale. “Siamo stufi di subire discriminazioni, il Ministro Speranza faccia sanzionare i colpevoli, auspichiamo un inchiesta. Facciamo appello a Draghi perchè si impegni per attuare norme a tutela delle persone LGBT+. In Italia subiamo discriminazione dal settore della Salute, alla scuola, sul luogo di lavoro e non solo, e non ci sono norme che ci tutelano. Anche la proposta di legge contro l’omotransfobia votata alla camera, se approvata non ci dà neanche i diritti che 30 anni fa sono stati approvati contro il razzismo”, conclude Marrazzo.

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