PALERMO – “Se continuiamo a ‘difendere’ questo dato epidemiologico credo che fra marzo e aprile potremo avviarci lentamente a una condizione di normalità. Se il dato, invece, dovesse mutare, da Roma arriverebbero richieste di nuove misure restrittive”, Così il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, a margine di una conferenza stampa a Palermo. “Riapriamo lentamente, con la massima cautela e prudenza – ha aggiunto – per evitare di fare come il gambero”.
“Se il ministro Speranza restasse al suo posto non mi dispiacerebbe”. È l’auspicio del governatore siciliano Nello Musumeci, che a margine di una conferenza stampa a Palazzo d’Orleans ha parlato in questi termini del titolare del ministero della Salute. “La cosa non sorprenda se letta in chiave di geografia politica – ha spiegato Musumeci -. Chi mi conosce sa che sul piano istituzionale apprezzo la qualità del lavoro e la lealtà nel rapporto, non l’appartenenza. Con Speranza – ha concluso il governatore – abbiamo avuto sempre un ottimo rapporto, improntato a reciproche lealtà e collaborazione”.
Da parte della Regione Siciliana “non c’è difficoltà ad assumere l’impegno di acquistare i vaccini”, – precisa il governatore -. “Siamo tutti interessati ad accelerare il più possibile sulla immunizzazione della maggioranza dei siciliani – ha evidenziato Musumeci -, almeno per l’80%”. Il presidente della Regione Siciliana ha ricordato che la posizione espressa dal governatore del Veneto Luca Zaia “è stata espressa dalla Sicilia da sei giorni ma – ha precisato – siamo in attesa di capire se da parte del governo e dell’Agenzia del farmaco arriverà l’autorizzazione verso uno o all’altro vaccino”. Musumeci ha infine ricordato che le prenotazioni del vaccino, aperte da pochi giorni agli over 80, “vanno a gonfie vele”.
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